Le precisazioni: i conti sono stati fatti in modo corretto per l’applicazione della tassa.
La consegna degli avvisi di pagamento Tari per l’anno 2016 sta provocando tra i cittadini di Fasano malumori e rimostranze a causa dell’aumento delle tariffe e, per questo, è opportuno fornire ulteriori chiarimenti, rispetto a quanto già comunicato (con apposita nota) il 19 aprile scorso, sui motivi che hanno indotto il Comune a prendere tale decisione al fine di informare correttamente la cittadinanza, senza prestare il fianco a facili strumentalizzazioni che il periodo di propaganda elettorale potrebbe favorire.
Si ribadisce che gli atti approvati dal Comune di Fasano rispondono ad un preciso obbligo di Legge in quanto il costo del servizio deve essere coperto integralmente dalla tariffa e non pesare in alcun modo sul Bilancio, tutelando, in tal modo, il suo equilibrio.
Nel dettaglio si precisa che le tariffe devono coprire integralmente i costi prodotti dal servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, suggellato nel relativo contratto di affidamento con l’attuale gestore (la ditta “Tradeco” dal 1° luglio 2013), che entrambi i contraenti sono tenuti a rispettare ed eseguire.
Per comprendere meglio come si sia arrivati nel 2016 ad un aumento massimo di circa il 40% rispetto alle tariffe del 2014 (utenze domestiche), occorre spiegare sinteticamente quanto segue senza entrare in questa sede nel dettaglio delle cifre pubblicate e che hanno disorientato ulteriormente i contribuenti.
Nell’anno 2014 il PEF (Piano Economico Finanziario prodotto dall’appaltatore) sommato alle altre voci di costo relative al servizio rifiuti (trattamento, smaltimento e trasporto dell’organico e dell’indifferenziato agli impianti che si sono resi disponibili ad accoglierli) ammontavano a 8.360.000,00 euro. Di conseguenza l’Ente ha regolarmente approvato le tariffe Tari a totale copertura del servizio.
Nell’anno 2015 il PEF presentato dall’appaltatore più le altre voci di costo, proposti il 30 luglio scorso al Consiglio comunale, ammontavano a 9.156.000,00 euro che in ogni caso non garantivano la copertura del canone contrattuale per circa 500.000,00 euro, canone che si stava regolarmente pagando per intero dall’inizio dell’anno.
Il Consiglio Comunale non ha approvato, entro i termini di legge, il conseguente aumento delle tariffe lasciandole invariate per i cittadini rispetto al 2014 e gravando conseguentemente, in maniera difforme da quanto stabilito per legge, sul Bilancio dell’Ente per circa 1.400.000,00 euro.
Nell’anno 2016 il PEF più le altre voci di costo ammontano ad 9.308.000,00 euro. La gestione commissariale del Comune, pertanto, al fine di mettere in sicurezza i conti dell’Ente, ha correttamente provveduto ad approvare entro il 30 aprile 2016, termine ultimo previsto per legge, le conseguenti tariffe, che da un lato risultano inferiori a quelle che si sarebbero potute approvare nel 2015 in quanto sono state previste entrate dal Consorzio CONAI (Consorzio nazionale imballaggi) per circa 320.000,00 euro e, dall’altro, scontano la corretta applicazione del Regolamento comunale relativamente alla soppressione della quota variabile della tariffa sulle pertinenze (decisa dal Consiglio comunale nel 2014), che determina un maggiore incremento per le sole utenze domestiche di circa 900.000,00 euro.
Si ribadisce che già da qualche mese sono in corso sistematiche contestazioni delle inadempienze dell’appaltatore con riduzione del canone mensile in misura corrispondente agli obblighi contrattuali non eseguiti, con avvio del procedimento di risoluzione contrattuale. È evidente pertanto che sono del tutto fuorvianti messaggi che evocano la sospensione o addirittura l’annullamento o la revoca di atti, per legge non praticabili, anche in considerazione del fatto che le cifre di cui si parla sono già inserite nel Bilancio di previsione 2016 di prossima approvazione.
Ovviamente, la prossima Amministrazione potrà valutare se ricorreranno le condizioni per intervenire al riguardo, adottando responsabilmente i conseguenti eventuali provvedimenti.
Alla luce di quanto descritto, si invitano tutti i cittadini a pagare regolarmente gli avvisi Tari 2016 (come già molti di essi stanno facendo) ricordando che il termine non deve essere inteso in maniera perentoria, anche in considerazione del fatto che non è ancora ultimata la consegna degli avvisi da parte del servizio postale. Pertanto il pagamento oltre il termine indicato non comporterà l’applicazione di sanzioni.