La regione al settimo posto nella classifica dell’insicurezza delle famiglie, ma è prima per numero di rapine.

E’ aumentata di 3,4 punti percentuali, negli ultimi tre anni, la percezione del rischio criminalità delle famiglie italiane. Secondo i dati elaborati dall’Assiv-Confindustria (Associazione Italiana Vigilanza e Servizi Fiduciari) su rilevazioni Istat, il 30% delle famiglie italiane nel 2014 si è dichiarato molto preoccupato per la possibile presenza di criminalità nella zona in cui vive, un dato in crescita rispetto al 26,6% rilevato nel 2011. La percezione di insicurezza varia a seconda delle regioni e nella classifica territoriale la Puglia occupa il settimo posto, con un indice pari al 31,4%, superiore alle media nazionale, che colloca la regione nella parte alta della classifica, che vede al primo posto la Lombardia, la regione italiana che si sente meno sicura, dove le famiglie che giudicano a rischio criminalità la propria zona sono il 37%. Rispetto al 2011 la Puglia ha visto crescere il senso di insicurezza, che è aumentato di sette punti rispetto al 24,4% rilevato tre anni prima, quando era anche sotto la media nazionale del 26,6%.

I dati sulla percezione della criminalità trovano conferma nelle rilevazioni del numero di reati contro la proprietà denunciati alle forze di polizia, che indicano un’impennata di furti nelle abitazioni, aumentati del 40% a livello nazionale in due anni (2010-2012), mentre rimangono stabili rapine e borseggi. Nella graduatoria dei furti nelle abitazioni, la Puglia è al nono posto con 15,9 furti denunciati ogni 1.000 famiglie. La regione occupa invece il primo posto nella classifica delle rapine, con 5,1 reati denunciati per 1.000 abitanti.

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