Sempre più spesso negli ultimi tempi le parole ‘trivelle’, ‘petrolio’, ‘sondaggi dei fondali’ vengono associate al nostro mare, soprattutto da quando è diventato pienamente operativo lo scellerato decreto ‘Sblocca Italia’ promosso dal governo Renzi.
L’ennesima dimostrazione che nessuna bellezza territoriale e nessuna risorsa comune è immune dalla squallida ricerca del profitto ad ogni
costo, che non tiene conto delle ragioni di quanti certe decisioni le subirebbero sulla propria pelle.
Per questo abbiamo scelto di uscire allo scoperto e non aspettare le promesse del politico di turno (qualunque sia il suo schieramento), interessato più a mostrare la propria bandiera in pubblico o a raccogliere voti che alla sorte reale delle nostre coste. Ripudiamo il meccanismo di delega che caratterizza sempre di più la società in cui viviamo e usiamo i nostri corpi e i nostri volti come
mezzo per informare tutte e tutti rispetto a quello che in tempi prossimi potrebbe accadere alla nostra terra.
Difenderemo la nostra terra fino alla fine, in prima persona, anche da chi crede che quello stesso mare che vogliamo salvare debba essere una barriera invalicabile per quelle persone che, affamate
dagli stessi individui che ora allungano le loro mani sulle nostre coste, cercano la speranza di una vita più giusta a bordo di un barcone o nelle stive di un peschereccio, trovando spesso la morte
piuttosto che una nuova vita. Il mare ha sempre due rive che collegano terre e popoli lontani e non ha alcun padrone privilegiato: ci teniamo a farlo presente a tutti coloro abbiano anche la sola
intenzione di portare ridicole idee di nazionalismo e discriminazione di qualsiasi genere all’interno dei nostri percorsi comuni.
Da queste premesse nasce il comitato popolare ‘STOP TRIVELLE FASANO’ con l’obiettivo di informare tutte e tutti sulla concreta possibilità che le nostre coste vengano presto devastate dalla
speculazione delle compagnie petrolifere decise a trivellarne i fondali alla ricerca di una fonte di energia non rinnovabile e dal tremendo impatto ambientale.
Informazione e conoscenza sono l’arma più concreta ed efficace nei confronti di uno stato che ovunque distrugge e saccheggia i territori reprimendo brutalmente ogni forma di protesta. Basti
pensare a quello che accade a pochi chilometri da qui, dove con l’uso della forza pubblica, di notte, si sradicano ulivi secolari senza alcuna certezza che questo serva a qualcosa, ma con la prospettiva di futuri finanziamenti per piante geneticamente modificate; oppure a ciò che, da anni, succede in Val di Susa, dove lo stato si ostina a voler costruire un’opera inutile e dannosa come il TAV per mero interesse economico e non si risparmia dall’accusare di terrorismo chi giustamente si oppone con ogni mezzo alla sua realizzazione.
Invitiamo chiunque sia disposto a mettere da parte la propria rassegnazione a contattarci per partecipare e informarsi su quello che sta accadendo attorno a noi nel colpevole e complice silenzio
delle istituzioni.
Comitato popolare STOP TRIVELLE FASANO – indirizzo mail: stop_trivelle_fasano@libero.it – facebook: facebook.com/stoptrivellefasano