Domani sabato 20 giugno la “Scamiciata”, corteo storico rievocativo della vittoria dei Fasanesi sui Turchi invasori del 2 giugno 1678. Con il corteo locale sfileranno anche le rappresentanze di cinque cortei storici ospiti. Seguirà concerto di gruppi folk ed etnici.

 Tra storia, folklore, cultura e suoni del Mediterraneo, sabato 20 giugno, a partire dalle ore 18.30 si snoderà per le vie principali di Fasano il corteo storico “La Scamiciata” con i suoi oltre 300 figuranti in costumi d’epoca a rievocare la vittoria dei Fasanesi sui Turchi invasori nella battaglia del 2 giugno 1678. A seguire, intorno alle 21.30, in piazza Ciaia si terrà lo spettacolo “Ritmi e suoni del Mediterraneo”, con i gruppi di musica popolare, etnica e folk “Vajichki” di Straldzha (Bulgaria), “Sannio Antico” di Casalduni (in provincia di Benevento), “Zompa Cardillo” di Montemarano (in provincia di Avellino). Gli appuntamenti rientrano nella programmazione del “Giugno fasanese”, messa a punto dall’omonimo comitato con il patrocinio del Comune di Fasano e della Regione Puglia.

Al corteo locale de “La Scamiciata” si affiancheranno rappresentanze dei cortei storici ospiti di Fasano: “Pistonieri Archibugeri di s. Maria del Rovo” di Cava dei Tirreni (in provincia di Salerno); “Nundinae” di Gravina (in provincia di Bari); “Aquavivae ab Aragonia” di Conversano (in provincia di Bari), “La Battaglia tra Turchi e Cristiani” di Tollo (in provincia di Chieti), “Il Corteo del Balì Carafa di Putignano” (in provincia di Bari). Il corteo verrà osservato in prima fila da due coppie di turisti scelte tra gli ospiti delle locali strutture alberghiere.

  La Scamiciata. Sono 350 i figuranti in costume col Banditore che precede il corteo ed invita il popolo alle solenni celebrazioni per ricordare il valore dei “padri”. Segue la drammatizzazione della battaglia: la rabbia dei vinti e l’esultanza dei vincitori affascinano lo spettatore, che si vede coinvolto continuamente nella rappresentazione del dramma attraverso l’intero percorso del corteo. Sfileranno, a seguire, lo stendardo dell’Universitas (come veniva definita Fasano a quei tempi) e la dama con le chiavi della città, i dignitari, i rappresentanti delle famiglie nobili con i propri stemmi; poi, la bandiera del Baliaggio di Santo Stefano (di cui faceva parte Fasano) precederà la carrozza del luogotenente Fra’ Zurlo da Crema, accompagnato dal sindaco Pompeo Mignozza; la bandiera del Balì di Malta (Fasano è stata sotto la dominazione dell’Ordine di Malta per circa 500 anni); Fra’ Brancaccio precederà la sua carrozza, il tutto seguito dal popolo in festa. Poi, ecco il capo dei Turchi che viene scortato da armigeri e precede gli “scamiciati” (i fasanesi che vinsero la battaglia) i quali, gioendo del fortunato esito, tra canti e balli della tradizione pugliese e napoletana, circondano il carro che ricorda il trionfo, una grande barca su cui gli “scamiciati” issano i labari dei santi patroni di Fasano, la Madonna di Pozzo Faceto, san Giovanni Battista e santo Stefano Protomartire. La sfilata di sabato seguirà un percorso ben preciso: viale della Resistenza (dov’è prevista la partenza alle 18.30), via F.lli Rosselli, viale De Gasperi, via Nazionale dei Trulli, viale della Resistenza (l’ultimo tratto), le vie San Francesco, Piave, Cenci, corso Vittorio Emanuele, le vie Egnazia e Roma, corso Garibaldi, piazza Ciaia.

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