Padre Pantaleone Palma, sacerdote della Terra di Brindisi collaboratore di sant’Annibale Maria di Francia è il tema del XXXVII Colloquio di studi e ricerca storica organizzato dall’ Arcidiocesi di Brindisi – Ostuni e dal Centro studi per la storia dell’arcidiocesi che si terrà lunedì 25 maggio alle ore 17:30 presso la Chiesa di Sant’Anna in Via San Benedetto a Brindisi.
Pantaleone Palma fu il principale collaboratore di sant’Annibale Maria Di Francia (1851-1927) fondatore in Messina delle congregazioni delle Figlie del Divino Zelo il 1887 e dei Rogazionisti del Cuore di Gesù il 1897. Padre Palma era di Ceglie Messapica; divenuto sacerdote il suo vescovo gli permise di intraprendere gli studi per potersi laureare in Lettere e Filosofia. Il prof. Vincenzo Lilla (1837-1905), originario di Francavilla Fontana, sacerdote e patriota, docente di filosofia del diritto, presso l’Università di Messina, lo invitò a trasferirsi nella città dello stretto per chiudere il suo ciclo di studi. Palma accettò e chiese al Lilla di trovargli un alloggio consono a un sacerdote. Il professore, che era un entusiasta estimatore dell’opera iniziata dal Di Francia, lo indirizzò presso di lui. In quell’occasione, mentre frequentava l’ultimo anno di università, p. Palma ebbe modo di constatare l’ideale che spingeva il Di Francia a rapportarsi con i poveri e con i ragazzi disagiati. Si entusiasmò a tal punto da abbandonare gli studi universitari per mettersi alla sua sequela. Era allora già sacerdote, essendo stato ordinato il 1899 e al 1902 risale l’incontro con il Di Francia; padre Palma, una volta deciso a mettersi alla sequela del Di Francia e verificando che la sua opera versava in condizioni particolarmente precarie dal punto di vista economico, si impegnò al massimo al servizio delle due congregazioni, sia diffondendo la preghiera per le vocazioni, sia operando a favore degli orfani e dei poveri con la raccolta del Pane di Sant’Antonio. Padre Pantaleone aveva grandi capacità organizzative e nessun sacrificio lo ostacolava quando c’era da promuovere l’Opera dal punto di vista spirituale e materiale. L’amministrazione e la direzione delle Opere del Di Francia erano condotte con un sistema molto familiare. Questo comportò lo svilupparsi di invidie, gelosie, paure; spinse alcune persone ad accusare, dopo la morte del Di Francia, padre Palma di colpe amministrative e morali che non aveva per poterlo estromettere dalla posizione di cui godeva, grazie anche al fatto che sant’Annibale lo aveva nominato erede universale dei suoi beni. Queste accuse arrivarono fino al Sant’ Uffizio e padre Palma venne sospeso dai sacramenti e segregato nel complesso romano della Scala Santa dal 1934 affidato ai Passionisti. Dopo qualche anno, su insistenza del suo confessore, padre Beschin, e di altre personalità, tra cui anche san Luigi Orione (1872-1940) che lo ammirava molto, si fece ricorso al pontefice Pio XI (1922-1939) il quale si adoperò affinché padre Palma riprendesse a celebrare Messa, infatti il 6 agosto 1935 riabilitò Padre Palma alla celebrazione dell’Eucaristia. Ci fu una riabilitazione, le accuse furono riconosciute false, ma minato profondamente nel fisico e nell’animo, pochi mesi dopo padre Palma morì. Era il 1935. Quando morì i padri passionisti e i novizi vollero, quale gesto d’amore nei suoi confronti, mettergli fra le mani, nella bara, il documento con cui veniva riconosciuta la sua innocenza. L’interesse verso questa figura di sacerdote si è accentuato sia dopo la traslazione della sua salma da Roma a Oria il 2013, nella casa religiosa da lui voluta e in cui oltre a interessarsi dello sviluppo delle costruzioni, seppe preparare alla vita gli orfani con lo studio e il lavoro manuale nelle officine di falegnameria, tipografia, calzoleria e perfino con la banda musicale, che nell’Anno della Fede 2012/2013, come esempio da far conoscere.
Indirizzi di saluto
Giacomo Carito Direttore del Centro studi per la storia dell’arcidiocesi di Brindisi – Ostuni
Interventi
Prof. Gaetano di Thiene Scatigna Minghetti, Storico
Prof. Gaetano Passarelli , Storico delle cause dei santi
Padre Agostino Zamperini, Postulatore dei Rogazionisti.
Presiede e conclude i lavori
S. E. Mons. Domenico Caliandro, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni
Coordina e introduce i lavori
Antonio Mario Caputo , Società di Storia Patria per la Puglia
Partner: Società di Storia Patria per la Puglia Sezione di Brindisi