Si è conclusa a a Masseria Montalbano la sei-giorni dedicata al corso tecnico per aspirante assaggiatore di olio di oliva, che era stata promossa da “ISPA” ((Impresa e Servizi Professionali Associati) di Montalbano, presieduta da Rossano Marinelli, col patrocinio del Comune di Fasano e la collaborazione di “FIS” (Fondazione Italiana Sommelier), dell’associazione nazionale “Città dell’olio”, del sodalizio “Terra Sud” di Monopoli e la supervisione tecnica del Capo Panel Giorgio Cardone, componente del “COI” (Consiglio Oliecolo Internazionale) e titolare del laboratorio “ChemiService”.
Sono stati quaranta i partecipanti al corso, apertosi l’8 aprile scorso, che ieri sera hanno ricevuto l’attestato di idoneità fisiologica all’assaggio, oltre al materiale didattico del corso ed al professionale bicchiere blu per la degustazione dell’olio.
I corsisti, provenienti da tutta la regione, oltre alla piacevole presenza di due importatori canadesi di prodotti italiani, hanno avuto modo di poter seguire dodici lezioni tecniche sul settore dell’olivicoltura, così da approfondire le conoscenze del comparto e sviluppare una conoscenza multidisciplinare del settore. Tra i temi affrontati, pure l’attuale problematica del “Co.Di.R.O.” (Complesso del Disseccamento Rapido dell’Olivo), meglio conosciuta come Xylella Fastidiosa, con l’agronomo Valentino Valzano; inoltre, si è avuto modo di parlare degli abbinamenti “Olio & Cucina” con Paolo Leoci, coordinatore regionale “Club Amici delle Città dell’olio”, delle certificazioni di qualità con Laura Barnaba, esperta in certificazioni agroalimentari e delle qualità dell’olio, e con Mario Renna, chimico oleario. Sempre in tema di qualità, sulla tematica inerente i controlli e la sicurezza alimentare sono intervenuti due componenti del Comando NAS Carabinieri di Taranto, mentre, in ambito economico ha relazionato su “Olio e mercato” Luca Crocenzi, responsabile del settore olio per la “BMTI” (Borsa Merci Telematica Italiana).
Altra tematica affrontata è stata la gestione ecosostenibile dell’oliveto finalizzata ad ottenere la qualità del prodotto finito, di cui ha parlato Monica Oreste, dottore di ricerca in Protezione delle Piante presso l’Università degli Studi di Bari. Attualissima, inoltre, la tematica relativa alla comunicazione, tra web marketing e luoghi comuni sull’olio, curata dall’associazione “Sustainable Apulia a.p.s.” con un successivo approfondimento sulla comunicazione e qualità degli oli sul territorio e, nello specifico, il marchio DOP “Collina di Brindisi”, affidata a Francesco Prudentino, docente di Chimica agraria nell’Istituto Tecnico Agrario di Ostuni. L’etichettatura, invece, è stato il tema affrontato da Mimmo Lavacca, dell’associazione “Terra Sud” di Monopoli, realtà che ha contribuito alla buona riuscita delle fasi organizzative del corso, grazie anche alla preziosa collaborazione di Anna Neglia, esperta assaggiatrice e promotrice del ventennale premio “BIOL” di Andria che valuta i migliori oli biologici di tutto il mondo.
Ieri sera, invece, nella giornata conclusiva del percorso formativo, è stato dapprima affrontato il legame tra olio e salute abbinato al concetto di nutraceutica, grazie alla relazione del Carlo Franchini, ordinario di Chimica Farmaceutica e Tossicologica dell’Università degli Studi di Bari, nonché componente della “SiNut” (Società Italiana di Nutraceutica), per poi entrare nel vivo delle tecniche di trasformazione e della loro influenza sulla qualità dell’olio, con l’intervento di Maria Lisa Clodoveo, docente di Scienze e Tecnologie Agrarie presso l’Università degli Studi di Bari.
I corsisti, oltre ad aver eseguito al termine delle sei giornate più di trenta prove di assaggio, così da familiarizzare con pregi e difetti dell’olio, hanno avuto modo di fare un breve “viaggio” nella storia olivicola ultramillenaria del Mediterraneo, grazie alla presenza del giornalista Sandro Vannucci, storico ex conduttore di “Linea Verde”, il noto programma televisivo domenicale di Raiuno, che nella giornata di venerdì 10 aprile ha tenuto una relazione sui seimila anni di storia che interessano l’olivo e l’olio. L’appuntamento formativo appena conclusosi con successo vedrà “ISPA” nei prossimi mesi programmare un secondo step formativo sull’olio di oliva vergine, oltre ad altri momenti di cultura della tavola e dell’agroalimentare di qualità.