Nella soleggiata mattinata di domenica 1 marzo il sito archeologico di Egnazia è stato il suggestivo scenario di una visita guidata curata dagli studenti dell’I.I.S.S. “G. Salvemini” e dell’I.I.S.S. “L. da Vinci” di Fasano. L’incontro ha rappresentato il momento conclusivo del progetto didattico. 

ideato e promosso dalla sezione fasanese dell’Associazione Ecomuseale di Valle d’Itria nell’anno scolastico 2014-2015, in collaborazione con il Comune di Fasano, la Regione Puglia e la Soprintendenza Archeologia della Puglia, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio di Fasano.

Il progetto, che ha visto coinvolte le classi 3B/T e 4C/ T dell’I.I.S.S. “G. SALVEMINI” e le classi 3A Liceo Classico, 3C Liceo Scientifico S.A. e 1A IPSSS dell’I.I.S.S. “L.DA VINCI”, ha previsto, da parte dei ragazzi, lo studio delle evidenze archeologiche e dei monumenti più rappresentativi del tessuto urbanistico dell’antica città di Gnathia da cui l’odierna Fasano ha avuto origine.
A conclusione dell’iter progettuale, i ragazzi, in occasione della visita guidata, hanno potuto dar prova delle competenze maturate in ambiente extra-scolastico.

Infatti la visita è stata curata dagli stessi alunni delle suddette classi che, in qualità di ciceroni, hanno “presentato” i monumenti egnatini e i reperti esposti nelle sale del locale Museo ad un folto gruppo di visitatori, composto da studenti delle scuole di appartenenza, familiari e turisti, che hanno potuto accedere gratuitamente al sito di Egnazia nella prima domenica del mese. 

Il percorso di visita si è snodato attraverso i resti della città romana, toccando monumenti come il criptoportico, le terme, il sacello delle divinità orientali, le basiliche paleocristiane. In seguito il gruppo ha fatto tappa presso la necropoli occidentale e infine all’interno del Museo.

I ragazzi, sia nel parco archeologico che nelle sale museali, si sono mostrati a proprio agio nel ruolo di “ciceroni”, raccontando la storia di Egnazia attraverso la puntuale descrizione dei monumenti più caratteristici e dei reperti attribuibili alle varie fasi di vita di questo insediamento (dai ricchi corredi messapici, alla celeberrima testa di Attis, dal mosaico delle Tre Grazie alle testimonianze cristiane). Al termine della visita, gli studenti che hanno preso parte al progetto sopra citato hanno  ritirato i relativi attestati di partecipazione.

Il progetto “ARS ORATORIA” ha mirato a far emergere nelle giovani generazioni la consapevolezza del valore del territorio in cui vivono e dell’importanza di un sito che rappresenta
uno dei più significativi luoghi di interesse storico culturale non solo del territorio fasanese, ma dell’intera regione; a potenziare le capacità comunicative degli studenti, favorendo il ricorso ad un lessico specifico e la condivisione del sapere con la comunità locale; a sviluppare le capacità espositive dei ragazzi anche in una situazione diversa dalla verifica orale in classe (visita guidata).

A conclusione del progetto le operatrici ecomuseali fasanesi intendono rivolgere un sentito ringraziamento alle Dirigenti dei due istituti scolastici coinvolti, la Prof.ssa Maria Stella Carparelli (I.I.S.S. “L. Da Vinci”) e la Prof.ssa Rosa Anna Cirasino (I.I.S.S. “G. Salvemini”), per aver aderito a questa iniziativa.

Un ringraziamento va inoltre alle docenti coordinatrici delle singole classi, le Prof.sse Giorgia Lepore (3A Liceo Classico), Eugenia Baccaro (3C Liceo Scientifico S.A.), Elena Palmisano (1A I.P.S.S.), Cinzia Cupertino (3B/T Salvemini), Dora De Carolis e Maria Antonietta Proce (4C/T Salvemini), per aver seguito e supportato i ragazzi con vivo interesse lungo l’iter progettuale e a tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito al buon esito del progetto.

In particolar modo si ringraziano la Soprintendenza Archeologia della Puglia (Servizio Educativo del Museo di Egnazia) ed il personale del Museo di Egnazia per aver consentito ai ragazzi di accedere, durante le varie fasi del progetto, non solo alle sale museali ma anche al “backstage” del museo, permettendo loro di comprendere al meglio il percorso dei reperti dal rinvenimento alla musealizzazione.

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