A seguito della sentenza di assoluzione emessa ieri sera dalla Corte d’Appello di Lecce per la vicenda della bonifica di Monte Pizzuto (in agro di Fasano) a carico dell’assessore ai Lavori pubblici Donato Ammirabile (all’epoca dei fatti indagato come tecnico), dell’ex dirigente ai Lavori pubblici Rosa Belfiore, del tecnico comunale Vito Savoia e dei geologi esterni Vincenzo Tanzarella e Laura Sabatelli cui il Comune aveva affidato apposito incarico, il sindaco Lello Di Bari esprime «profondo compiacimento per l’esito del processo in secondo grado. Ero certo che sarebbe andata così, per la fiducia che nutro nei miei collaboratori e nella giustizia. Adesso – sottolinea il primo cittadino – possiamo ricominciare ad operare nella massima serenità, in un settore delicato come quello dei Lavori pubblici che, in ogni caso, mai ha subito un fermo, nonostante le vicissitudini legate proprio a questa vicenda giudiziaria che mi hanno costretto a prendere decisioni in merito alla dirigenza del settore». Il sindaco Di Bari, infatti, a seguito della condanna in primo grado inflitta lo scorso anno proprio a Rosa Belfiore (allora dirigente dei Lavori pubblici) aveva conferito l’incarico ad interim al dirigente dell’Urbanistica Antonello Carrieri; però, a seguito della condanna all’interdizione dei pubblici uffici per cinque anni inflitta allo stesso Carrieri nell’ottobre scorso, Di Bari aveva con decreto sospeso dalla dirigenza lo stesso architetto conferendo l’incarico all’ingegnere comunale Leonardo D’Adamo, sia per il settore Lavori pubblici che per quello legato all’Urbanistica.