Il “Museo-laboratorio di arte contadina” in corso di realizzazione nella frazione fasanese di Pezze di Greco ospitato nell’ex scuola elementare del III Circolo didattico (in via Della Fiera al civico 100) otterrà dalla Regione Puglia 800mila euro di finanziamento per consentire alla struttura di essere risistemata e, quindi, di aprire i battenti e di funzionare a pieno regime. «È una gran bella notizia – afferma il sindaco Lello Di Bari -: credevamo fortemente nel progetto, quando un anno e mezzo fa lo presentammo alla Regione affinché potessimo accedere ai fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale); sta di fatto, però – spiega il sindaco – che pur ammesso e inserito in graduatoria, quel progetto non fu finanziato per l’incapienza dei fondi a far fronte a tutte le progettualità ammesse. Da allora è accaduto che la Regione nei giorni scorsi ha inserito il nostro progetto nell’ambito di un accordo-quadro con il ministero dei Beni culturali e che, dunque, finalmente otterremo quei fondi. Il Museo di arte contadina sarà, quindi, un altro fiore all’occhiello del nostro territorio – sottolinea il sindaco Di Bari – nell’ambito di quel discorso sulla cultura che, come Amministrazione comunale, stiamo portando avanti con impegno, certi che la cultura è uno strumento per la crescita della città». Soddisfatto del prossimo trasferimento di fondi regionali al Comune per la realizzazione completa della struttura museale di Pezze di Greco è anche il consigliere comunale Pinuccio Zaccaria che è stato il promotore dell’iniziativa ed il trait d’union fra l’Amministrazione comunale e l’associazione culturale “Presepe Vivente” di Pezze di Greco che ha ceduto al Comune tutta la collezione dei beni materiali e immateriali (sulle tradizioni locali antiche contadine) di cui disponeva «proprio allo scopo di poter far nascere il Museo. Adesso quel progetto diventerà realtà – sottolinea Zaccaria – e questo sarà possibile grazie alla sinergia pubblico-privato che avviammo allora fra Amministrazione e sodalizio (l’associazione “Presepe Vivente” ha notevoli meriti nell’ambito dell’attività culturale del territorio) e che si sta appalesando come uno degli strumenti amministrativi più importanti al fine di realizzare progetti di rilievo. Pezze di Greco diverrà, quindi, la custode del nostro patrimonio storico-culturale contadino – sottolinea Zaccaria -: un patrimonio di estremo interesse che avrà valore anche in termini di trasmissione di conoscenza per le nuove generazioni, oltre che assurgere ad elemento notevole di richiamo turistico». Il “Museo-laboratorio di arte contadina” otterrà, quindi, 800mila euro di finanziamenti nell’ambito dell’accordo-quadro che la Regione Puglia firmerà con il ministero dei Beni culturali che elargirà all’Ente regionale 27 milioni di euro complessivi destinati alla riqualificazione e valorizzazione del piano “Sistema museale”, nel quale è stato inserito il Museo di Pezze di Greco. Gli 800mila euro destinati al progetto del Comune verranno utilizzati per il 60 per cento alle opere di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell’immobile pezzese in questione ed il restante 40 per gli allestimenti museali. I beni che troveranno ospitalità nel Museo di arte contadina sono stati ceduti dall’associazione “Presepe Vivente” al Comune, in comodato gratuito, e sono stati inventariati nel numero di 500: si riferiscono a strumenti di lavoro, oggetti d’uso quotidiano, ma anche a beni cosiddetti immateriali come raccolte di canti, dialetti locali, descrizioni di feste, cerimonie, riti del vissuto popolare del territorio fasanese fra il XIX e XX secolo. «Antichi mestieri, conoscenze, tradizioni locali a cavallo fra l’800 ed i primi del ‘900 potranno così continuare a rivivere – afferma il sindaco Di Bari – in un Museo che determinerà un accesso e una fruibilità dell’intero patrimonio a disposizione di grande qualità professionale. Non è un caso che il Museo avrà la denominazione anche di Laboratorio, per eventuali ricerche destinate ai ragazzi delle nostre scuole – sottolinea il sindaco – o anche per studiosi in genere; lo scorso anno è stato approvato in Consiglio comunale il Regolamento che disciplinerà il funzionamento del Museo, considerato che vi opereranno figure professionali, a cominciare dal direttore – specifica il primo cittadino – oltre ad aver previsto il coinvolgimento di giovani universitari che vorranno fare da noi il tirocinio formativo o lo stage (alla stregua di quelli che già molti fanno in alcuni degli uffici comunali) ed eventualmente di altri giovani del Servizio Civile Volontario».