Tra una folta cornice di pubblico, nei giorni scorsi sono state reintrodotte oltre 5 mila giovani anguille presso l’area umida di Fiume Morelli nel Parco delle Dune Costiere. Le giovani anguille sono il risultato del progetto “Prova di stabulazione della ceca di anguilla ai fini di piani di ripopolamento” promosso dalla A.S.Q. e cofinanziato dalla Unione Europea nell’ambito di progetti pilota del Fondo Europeo per la Pesca FEP – Puglia 2007-2013. Scopo dell’iniziativa è quello di contribuire a ricostituire stock di anguilla europea (Anguilla anguilla), come previsto dal Reg. CE 1100/2007 e recepito dal Piano di Gestione dell’Anguilla regionale. L’intento della reintroduzioni in luoghi come Fiume Morelli, dove si pratica una pesca sostenibile, è quello di incrementare la migrazione dei riproduttori di anguilla (detti capitoni) dalle acque pugliesi, fino al Mar dei Sargassi, al largo delle Isole Antille, l’unico areale di riproduzione mondiale della specie oggi scientificamente riconosciuto. L’azione di ripopolamento è svolta in collaborazione tra il Parco Regionale delle Dune Costiere, i ricercatori dell’Istituto di ricerca coinvolto nel progetto, la coop A.GE.I. ed il Corpo Forestale dello Stato. Nell’antico impianto di Fiume Morelli risalente al 1500 e dove dal 2009 è stata ripristinata l’attività di acquacoltura tradizionale e biologica, è unico nel suo genere in Italia vengono rispettati alcuni criteri: i capitoni, ossia le femmine mature sessualmente, una volta pescati vengono rilasciati in natura per migrare verso il Mar dei Sargassi a fini riproduttivi; non viene effettuata alcuna somministrazione di mangimi, ormoni e farmaci, ma gli animali si nutrono di ciò che l’ambiente naturale è in grado di fornire loro; l’ultima chiusa collegata al mare è sempre aperta con gli animali che possono entrare e uscire quando desiderano. In pratica non si tratta di un vero e proprio allevamento ma di un prelievo programmato di anguille e cefali che avviene annualmente solo nel mese di dicembre con metodi di pesca tradizionale che fa ricorso solo all’impiego di nasse e tramagli.