E’ di questi giorni la notizia relativa ai risultati della commissione di inchiesta del Parlamento francese riguardo i casi di doping del celebre Tour de France ’98. Torna così in pasto alla cronaca sportiva il nome del grande campione Marco Pantani, e oltre alle polemiche, si riaccendono i ricordi di quanto abbia fatto sognare prima, e preoccupare poi, i tanti appassionati di ciclismo e non. Contemporaneamente in questa porzione di Puglia, stiamo aprendo gli occhi sulle bellezze paesaggistiche della nostra terra. Tra queste anche la nostra collina silvana. Ma qual è il filo rosso (o per meglio dire, rosa) che lega queste due notizie apparentemente distanti tra loro, geograficamente e tematicamente? La spiegazione è nel video che vi proponiamo. Si tratta di un’intervista inedita con Sandro Kalcz, un dirigente che ha dovuto fare i conti con la giustizia sportiva, in cui si parla del legame tra Pantani e la Selva di Fasano. Secondo Kalcz, il Pirata, nel 2003 trascorse un pomeriggio in un trullo silvano rosa, il giorno prima della partenza leccese del Giro d’Italia del 2003. Un pomeriggio definito da alcuni sospetto. Non ci interessa sapere cosa sia successo in quel trullo, nè infangare la memoria di un uomo che ha pagato a caro prezzo il pressing mediatico e le debolezze umane. La notizia, per noi, è quella che Pantani amava la nostra terra in tempi non sospetti, tanto che, sempre secondo Kalcz, aveva già deciso di acquistare un trullo silvano il giorno in cui avesse abbandonato il ciclismo. E questo, da fasanesi, ci riempie di orgoglio. Un ringraziamento a Nicola Carlone per la concessione del filmato (esclusiva piattaforma Sky).

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