Si inizierà sabato 1° giugno 2013 il programma completo su www.fasanojazz.it Dal 1° al 12 giugno si svolgerà la XVI Edizione di Fasano Jazz. Una manifestazione che si distingue tra quelle più longeve ed artisticamente rilevanti, non solo della regione. Lo storico appuntamento per i cultori della musica di qualità, è capace in ogni sua stagione di sorprendere con la varietà delle sue proposte indirizzate alle aree più intriganti del jazz e del rock, con la direzione artistica di Domenico De Mola (Ufficio Attività Culturali del Comune di Fasano). Dopo il successo delle precedenti edizioni, che hanno confermato Fasano Jazz quale palcoscenico di respiro internazionale, con la sua filosofia di jazz inteso come “area di libero scambio”, la kermesse mostra sempre più i legami con il mondo rock, blues, prog e fusion. Il festival, inoltre, evidenzia la sua vocazione di laboratorio aperto di musica ed arti correlate, come la fotografia e la produzione letteraria musicale, prendendo le distanze dalla visione più compassata del jazz, che vivifica la naturale propensione turistica e culturale del territorio e della regione. I concerti si terranno, come sempre, sia all’aperto sia nei teatri cittadini (Kennedy e Sociale), con ingresso libero open air e a titolo d’ingresso molto contenuto, come di consueto, al coperto. Si apriranno i lavori, sabato 1° giugno, con la presentazione della mostra fotografica, allestita presso il Teatro Kennedy e visitabile durante tutto il periodo di programmazione dei concerti, denominata “SCOREFACES”, di particolare qualità tecnico-artistica, curata dal fotografo Ninni Pepe e assemblata con ritratti di musicisti ed addetti ai lavori dell’universo musicale italiano, e non solo. L’esclusiva esposizione sarà illustrata da Alessandro Achilli, caposervizio della più prestigiosa rivista italiana del settore, “Musica Jazz”, che incontrerà l’autore prima del concerto inaugurale del grande pianista Danilo Rea, in trio con Ares Tavolazzi (Area) al contrabbasso ed Ellade Bandini (tra le tante, collaborazioni con De Andrè e Guccini) alla batteria, che col suo magico pianoforte renderà un irresistibile tributo ai favolosi quattro di Liverpool, appunto “Beatles in Jazz”. Nei giorni seguenti si prevedono i concerti di tantissimi altri splendidi musicisti, quali Paolo Fresu con il suo “Devil Quartet” (con Ferra, Dalla Porta e Bagnoli). Finalmente potremo ammirare questo artista, già previsto in cartellone lo scorso anno, quando per problemi di salute non fu in grado di essere presente. Fresu ha da poche settimane pubblicato il nuovo CD “Desertico”, nel quale si coglie il pensiero in movimento di un gruppo che oggi compie otto anni e che protende la musica nell’immenso territorio dei suoni odierni, senza distinzione di generi, con forza e con una sottile poesia che permea l’intero album. Si tratta di un viaggio tra l’Africa e il mondo attraverso il jazz, il rock e la musica tradizionale. Altra importante partecipazione sarà quella dell’indimenticabile sassofonista David Jackson (già presente a Fasano Jazz 2010 con gli Osanna) che suonerà in due contesti diversi. La prima sera con la band di Alex Carpani (il musicista emiliano che abbiamo apprezzato durante la edizione 2012 del festival), che proporrà un omaggio al gruppo che ha imposto all’attenzione mondiale Jackson, i Van Der Graaf Generator, con la rivisitazione di classici del repertorio della band di Peter Hammill; unica possibilità di riascoltare quella musica immortale con la presenza dell’inconfondibile sassofono, visto che adesso i VDGG proseguono il loro percorso musicale in trio (Hammill, Banton, Evans). La sera seguente, gran finale per il festival con il gruppo della magnifica ed indimenticabile voce solista de “Le Orme”, Aldo Tagliapietra, che proprio con la sua band che comprende David Jackson presenterà la suite “Felona & Sorona”, con le partiture di sassofono concepite e registrate nel 1973 ma mai ascoltate prima, perché all’epoca la casa discografica (la mitica “Charisma” dei Genesis e appunto dei VDGG, tra gli altri) decise di pubblicare la versione in inglese dell’opera (con i testi di Peter Hammill) senza utilizzare il lavoro di Jackson, rimasto nei cassetti fino ad oggi. Nella stessa sera che contempla l’esibizione della band di Alex Carpani & David Jackson, ascolteremo un giovane duo veneto, i Former Life, composto dal tastierista Andrea De Nardi e dal chitarrista Matteo Ballarin, entrambi provenienti da un progetto di tributo ai Pink Floyd ma attivi anche con Tagliapietra (con cui si esibiranno a Fasano), nella sua nuova veste solista. Autori del loro primo lavoro discografico “Electric Stillness”, nel quale partono da una ipotesi di “incorporazione” del modello floydiano in un contesto più ampio, affrontando un new progressive non certo impoverito dalla natura minimale della formazione. Un progetto che, anche per la lingua inglese utilizzata per i testi, ha respiro internazionale. Altre presenze al festival saranno il trio blues di Nathaniel Peterson – Fulvio Feliciano – Nino La Montanara. Peterson è attivo negli Stati Uniti già dagli anni Sessanta, con la sua voce da bluesman, il suo basso e la sua armonica ed ha fatto parte, dal 1994 al 1999, della line-up degli storici Savoy Brown. Alla chitarra Fulvio Feliciano, già nei Twin Dragons di Nathaniel in tour mondiali, è stato chiamato a rappresentare l’Italia nell’International “Jimi Hendrix” Festival 2011. Gregg Bissonette ha affermato che Nino La Montanara “è un batterista talentuoso, versatile con ottima tecnica”. Nel 2008 Nino ha vinto il concorso nazionale italiano di batteria. Conoscitore di vari linguaggi musicali affinati grazie ad un incessante studio ed alle collaborazioni internazionali a cui ha preso parte nell’arco della sua intensa carriera. Nella medesima serata verrà presentato un altro progetto, realizzato dopo una lunga collaborazione fra Connie Valentini e Camillo Pace, frutto di oltre due anni di sperimentazione, ovvero “Uhuru Wetu – The Music Of Bob Marley”, edito dalla benemerita etichetta discografica salentina “Dodicilune”. Questo è un lavoro che esalta il connubio basso-voce e contempla la presenza di altri musicisti che hanno condiviso questo viaggio, dove il Reggae incontra il jazz e la musica diventa pura contaminazione e dialogo tra Connie Valentini alla voce, Camillo Pace al contrabbasso e Antonio Lore alla tromba. Ancora una presenza di alto valore artistico, quella del gruppo dei Radicanto con Raiz. Con “Casa”, il progetto discografico (finalista al Premio Tenco 2012 e unico CD italiano nella top 20 della “World Music Chart Of Europe”) che nasce dall’incontro di Raiz, storica voce degli Almamegretta, ospite del Festival di Sanremo 2013,con il gruppo barese Radicanto, ma è anche la metafora di un luogo di musica immaginaria mediterranea, meticcia, dove ci s’incontra per scambiarsi atmosfere e sensazioni. Un concerto nuovo, potente e raffinato al tempo stesso, in cui l’universo sonoro della voce di Raiz s’intreccia con gli strumenti dei Radicanto. Dall’unione magica di questi due mondi nasce la loro musica, che fonde canzone napoletana, fado portoghese, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici insieme a brani d’autore di Raiz e degli Almamegretta, riletti con ritmicità ed eleganza. Ci saranno altre manifestazioni collaterali, anche con la collaborazione di importanti sodalizi cittadini, quali l’Associazione Culturale “Le Nove Muse” ed il Presidio del Libro, oltre al consueto supporto dell’encomiabile critico musicale Donato Zoppo, vera e propria “autorità spirituale” del festival, che da anni si occupa egregiamente della comunicazione promozionale della rassegna. A tal proposito, si registrano le presenze di Ezio Guaitamacchi, uno dei maggiori esperti musicali in Italia, direttore della rivista “JAM”, partner promozionale da anni di Fasano Jazz, che presenterà il suo ultimo libro “Rock Files”, edito da “Arcana”, dedicato alle vicende più intriganti della storia musica mondiale e di Paolo Carnelli, autore della biografia italiana dei Van Der Graaf Generator, uscita sempre per i tipi di “Arcana”. Non resta che attendere giugno e godere direttamente delle delizie sonore ed artistiche pregustate, con la consapevolezza che Fasano Jazz, come sempre, si mostrerà all’altezza della fama conseguita negli anni.

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