La XXI giornata di primavera del Fondo Ambiente Italiano, organizzata a Fasano dal Gruppo FAI di Brindisi, si è rivelata un successo inatteso in termini di presenze e di riscontro da parte dei visitatori, in coda per ammirare il Minareto alla Selva di Fasano e l’affresco secentesco ai Portici delle Teresiane a Fasano. L’iniziativa è stata condotta in collaborazione con l’associazione Pro Selva, la sezione fasanese della società di Storia Patria e l’Ecomuseo della Valle d’Itria. L’affluenza è stata sorprendente sia nella giornata di sabato che domenica, nonostante il freddo e il vento che hanno condizionato soprattutto le visite al Minareto. I volontari delle associazioni coinvolte hanno illustrato la storia dei beni aperti per l’occasione delle Giornate FAI di Primavera, ricordando l’impegno del Fondo Ambiente per la tutela e la salvaguardia del patrimonio storico e culturale del nostro paese. I dati diffusi dal FAI riferiscono di 500.000 visitatori ai 700 beni aperti nell’intero territorio nazionale, e Fasano per la prima volta ha contribuito a raggiungere questo risultato. Il passaggio televisivo a “Striscia la notizia”, la promozione dei quotidiani nazionali, l’invito diffuso dal giornale radio della RAI e l’applicazione per smartphone del FAI sulle Giornate di Primavera hanno certamente contribuito affinchè il Minareto diventasse meta di interesse per oltre 2.000 persone, giunte alla Selva di Fasano da Gallipoli, Corigliano d’Otranto, Foggia, Andria, Lecce. Il locale ai Portici delle Teresiane ha registrato oltre 900 visite, escludendo le 14 classi elementari e medie inferiori che hanno visitato l’affresco nella giornata di sabato; un dato straordinario per l’affresco inaugurato proprio alla vigilia delle Giornate di Primavera. Alcuni bambini delle scuole elementari sono tornati successivamente con i propri genitori e hanno voluto illustrare loro stessi la storia dell’affresco e del convento di clausura, come avevano imparato dai volontari del FAI, dell’Ecomuseo e della Società di Storia Patria. L’organizzazione ha esteso gli orari di apertura previsti per consentire ai visitatori di apprezzare le sale della villa silvana di Damaso Bianchi e l’affresco della cacciata dal Paradiso terrestre di Adamo ed Eva a Fasano; al Minareto molti visitatori han dovuto rinunciare alla visita per la difficoltà di trovare parcheggio e per il vento tagliente che ha reso poco piacevole l’attesa in fila nell’intera giornata di domenica. Le cause dello stato di abbandono della villa di Damaso Bianchi sono state l’argomento principale delle domande durante le visite guidate e molti visitatori hanno manifestato l’interesse a seguirne le sorti e a prendere parte alle iniziative che l’associazione Pro Selva proporrà per la prossima estate. La vita e le opere di Damaso Bianchi, la lettura del Minareto come espressione di un artista eccentrico hanno affascinato lo spettatore, a cui i volontari sono stati capaci di narrare una storia unica come la villa silvana. Il successo dell’iniziativa rilancia il Minareto e la necessità di un suo recupero funzionale, come palcoscenico per attività culturali, di intrattenimento e di incontro tra generazioni e culture. Il Gruppo FAI di Brindisi, che dopo questo impegno si avvia a costituirsi in delegazione provinciale, ha espresso una grande soddisfazione per l’esito dell’iniziativa e per la proficua collaborazione con le altre associazioni coinvolte, con le quali presto si presenteranno nuove occasioni di confronto. L’associazione Pro Selva, presieduta da Rosanna Petruzzi, ha aggiunto un ulteriore successo alle iniziative condotte nell’ambito delle celebrazioni del centenario della villa di Damaso Bianchi, simbolo del sodalizio stesso, e si prepara a definire il programma degli eventi estivi con maggiore entusiasmo. La Società di Storia Patria, la cui sezione fasanese è presieduta da Angelo Sante Trisciuzzi, ha avviato con questa iniziativa la propria attività, mettendo a disposizione la propria sede, ovvero il locale con l’affresco seicentesco, appena ricevuta in concessione dal Comune di Fasano. L’Ecomuseo della Valle d’Itria ha aderito con i propri volontari all’iniziativa con grande entusiasmo e si prepara, dopo il successo dello scorso anno, alla seconda edizione di “Corti e giardini in arte”, prevista per i prossimi 27 e 28 aprile. Il Gruppo FAI di Brindisi, coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, le associazioni, i volontari, l’allestimento al Minareto di Gianni Lacialamella e Giuseppe Mariella, le fotografie d’epoca restaurate da Antonio Mileti, le riproduzioni dei quadri di Damaso Bianchi messe a disposizione da Maria De Mola e le piante offerte dalla Florovivaistica di Luigi Mileti.

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