Negli ultimi giorni si è tornato a parlare di autonomia delle frazioni, o meglio, del trasferimento di alcune località del territorio dall’amministrazione comunale di Fasano a quella di Cisternino. In particolare il caso riguarderebbe Speziale e Montalbano. In proposito si è espresso anche il Movimento politico cittadino In Comune con un comunicato diramato dal rappresentante in consiglio comunale Vito Bianchi. Questo il testo: “Credo che l’argomento meriti una riflessione quanto mai attenta e profonda – chiarisce il prof. Bianchi – nel rispetto, innanzitutto, dei cittadini di Montalbano e di Speziale, e dei loro sentimenti. Non si può liquidare un tema tanto delicato in due battute, giacché qui si discute del presente e del futuro di un gran numero di famiglie, di lavoratori, di bambini e di adulti. Non tocca certo alla politica strumentalizzare o minimizzare le esigenze e le giuste speranze, le delusioni o le aspettative di tanta gente che vive in una parte importante del territorio fasanese, e che qui organizza il proprio quotidiano. La domanda è: i cittadini di Montalbano e Speziale sono contenti del ruolo che le relative comunità rivestono nell’ambito del Comune di Fasano? Oppure, per questioni anche semplicemente geografiche, storico-culturali, logistiche ed economiche, troverebbero più conveniente aggregarsi a Cisternino? E’ su questi elementari presupposti che dovrebbe essere avviata la valutazione del problema. E tale valutazione non spetta a nessun altro, se non alla popolazione frazionale: io sono un convinto assertore dell’autodeterminazione dei cittadini che, adeguatamente informati sui pro e sui contro di determinate opzioni, restano per me gli unici deputati a decidere del proprio destino. D’altronde, si è recentemente svolto, e con successo, un referendum per il passaggio di Fasano dalla provincia di Brindisi a quella di Bari, al termine del quale il consiglio comunale ha ratificato le scelte della popolazione locale. Se ce ne fosse bisogno, non vedo perché un siffatto meccanismo non possa essere trasposto su una dimensione comunale, rendendo i residenti di Montalbano e Speziale artefici di un percorso fondamentale per il loro avvenire. E’ evidente: la scelta va ben ponderata e accompagnata da un dibattito serio e puntuale, fatto di incontri e approfondimenti. Ma alla fine, bisognerà mettere Montalbanesi e abitanti di Speziale nelle condizioni di poter decidere per il meglio, nell’interesse delle rispettive comunità e non di questo o quel personaggio a caccia di consensi e feudi elettorali. Che siano i cittadini, sovrani, ad auto-determinarsi, e non a farsi schiacciare da decisioni talora sbrigative e superficiali, calate dall’alto”.