Alle 19.06 la fumata bianca dal comignolo della Cappella Sistina dove più volte si era appollaiato un gabbiano. Il nuovo Papa è stato eletto al quinto scrutinio, i cardinali hanno raggiunto la maggioranza dei due terzi necessari per l’elezione, le campane di San Pietro hanno suonato a festa nel tripudio dei fedeli radunati in piazza San Pietro. Erano le 20 e 20 circa quando Francesco I è apparso dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza S. Pietro dopo qualche attimo di comprensibile commozione, il suo primo discorso da Papa “Cari fratelli e sorelle, buona sera, voi sapete che il Papa è vescovo di Roma, ma sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo. Ma siamo qui, vi ringrazio dell’accoglienza”. “Ringrazio la città di Roma come suo vescovo e prima di tutto vorrei fare una preghiera per il nostro vescovo emerito Benedetto XVI perché il Signore lo benedica e la Madonna lo custodisca”. Dopo aver recitato il Padre nostro l’Ave Maria, il Papa ha detto: “incominciamo questo cammino, vescovo e popolo. Il cammino della Chiesa di Roma, che è quella che presiede nella carità tutte le Chiese, preghiamo sempre per noi l’uno per l’altro, preghiamo per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza; mi auguro che questo cammino di chiesa che tutti cominciamo, con il mio vicario qui presente, sia evangelizzazione di questa bella città”. Prima della benedizione Urbi et Orbi Francesco I chiede… “ma prima vi chiedo un favore, vi chiedo che voi preghiate il Signore per me, che chiediate al Signore che benedica il suo vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me” sono seguiti alcuni minuti di silenzio con il Papa inchinato per ricevere la preghiera del popolo di Dio a cui è seguita la benedizione nella quale è stata concessa la tradizionale indulgenza plenaria ai fedeli collegati “con la radio, la televisione e i nuovi mezzi di comunicazione”. Ma vediamo brevemente chi è Jorge Mario Bergoglio. È la prima volta che un gesuita diventa Papa, Jorge Mario Bergoglio, finora arcivescovo di Buenos Aires, Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina e sprovvisti di Ordinario del proprio rito, è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Diplomato come tecnico chimico, sceglie poi di diventare sacerdote entrando nel seminario di Villa Devoto. Nel marzo marzo 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù, compie studi umanistici in Cile e nel 63, ritorna a Buenos Aires, consegue la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San José di San Miguel. Nel 1964 diventa professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel 1966 insegna le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Per tre anni dal 1967 studia teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo San José, di San Miguel, dove ne consegue la laurea. E’ ordinato sacerdote il 13 dicembre 1969, nel 1971 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de Henares in Spagna e il 22 aprile del 1973 fa la sua professione perpetua. È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel tra il 72 e il 73, professore presso la facoltà di teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio del 73 viene eletto Provinciale dell’Argentina, incarico che ha esercitato dal 1980 e il 1986, rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel1986 in Germania per ultimare la sua tesi dottorale destinato poi al collegio del Salvatore, da dove passa alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore. Il 20 maggio del 92 Papa Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires, il 27 giugno dello stesso anno riceve nella cattedrale di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani del Cardinale Antonio Quarracino, del Nunzio Apostolico Monsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich. Il 3 giugno del 97 viene nominato Arcivescovo Coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 98 Arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino. È autore di diversi libri tra cui ricordiamo: “Meditaciones para religiosos” del 1982; “Reflexiones sobre la vida apostólica” del 1986 e “Reflexiones de esperanza” del 1992. Ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un Ordinario del loro rito e Gran Cancelliere dell’Università Cattolica Argentina. Relatore Generale aggiunto alla 10° Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi nell’ottobre 2001, dal novembre del 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Da Papa Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Roberto Bellarmino. È Membro delle Congregazioni: per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; del Pontificio Consiglio per la Famiglia; della Pontificia Commissione per l’America Latina. Il Cardinale Jorge Mario Bergoglio, eletto al quinto scrutinio oggi 13 marzo 2013 è il 266.mo Vicario di Cristo, si chiamerà “Francesco I”.

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