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Non è stata raggiunta la maggioranza dei due terzi degli elettori, ovvero 77 voti alla prima votazione dei cardinali riuniti in Conclave nella Cappella Sistina in Vaticano. Domani mattina si procederà al secondo scrutinio. Se non si raggiunge la maggioranza necessaria, sono previsti due scrutini la mattina e due il pomeriggio. Nel pomeriggio, verso le 16.30, era cominciata con le litanie dei Santi la processione dei cardinali dalla Cappella Paolina: i porporati, attraversata la Sala Regia, sono giunti nella Cappella Sistina per l’inizio del Conclave, disponendosi secondo l’ordine prestabilito. I Cardinali di rito latino indossano la veste e la mozzetta di colore rosso con relativa fascia, rocchetto e berretta; i Cardinali delle Chiese Orientali indossano l’abito corale. Terminato il canto delle Litanie, i porporati hanno intonato l’inno «Veni, creátor Spíritus», invocazione solenne dello Spirito Santo. Dopo il canto del Veni Creator, il cardinale decano Giambattista Re, che presiede la celebrazione, ha elevato a cui è seguito il giuramento dei cardinali. Dopo l’extra omnes (fuori tutti), presente ancora il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, il cardinale non elettore Prospero Grech ha tenuto ai Cardinali elettori la meditazione sul gravissimo compito che li attende e sulla necessità che nell’elezione del Romano Pontefice agiscano in tutto con retta intenzione, cercando di compiere solo la volontà di Dio e mirando unicamente al bene di tutta la Chiesa. Una volta terminata la meditazione, anche il cardinale Grech e il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie sono usciti dalla Cappella Sistina; sono state chiuse le porte e poste delle guardie a tutti gli ingressi della Cappella. Fatto ciò, il cardinale decano ha sottoposto ai porporati la decisione di procedere alle operazioni dell’elezione che hanno dato fumata nera.

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