L’Amministrazione comunale di Fasano ha approvato nel pomeriggio di giovedì 7 marzo una delibera con la quale esprime il suo “no” alla soppressione del locale Ufficio del giudice di pace, così come invece stabilito dal decreto legislativo del 2012 in materia ed esplicata nella “Nota di istruzioni per il mantenimento degli Uffici del giudice di pace con oneri a carico degli Enti locali” pubblicata sul Bollettino ufficiale del ministero della Giustizia lo scorso 28 febbraio. La “Nota” ministeriale chiarisce le modalità per i Comuni interessati dalla soppressione attraverso le quali le Amministrazioni comunali possono richiedere il mantenimento degli Uffici del giudice di pace. Con questa delibera, per scongiurare la chiusura dell’Ufficio, l’Amministrazione comunale s’impegna a farsi carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio, incluso il personale amministrativo necessario (due impiegati), a condizione che lo stesso impegno venga formalmente assunto anche dal Comune di Cisternino (i due Comuni, infatti, costituiscono un’unica circoscrizione giudiziaria per l’Ufficio del Giudice di pace). A Palazzo di Città era giunta nelle scorse settimane una lettera da parte della “Laf” (“Libera associazione forense”, sodalizio che raggruppa gli avvocati di Fasano e di Cisternino) con la quale si invitava l’Amministrazione comunale ad assumere appositi provvedimenti in favore del mantenimento a Fasano dell’Ufficio del giudice di pace. A questo proposito, l’assessore Renzo De Leonardis (avvocato) si è attivato sentendo il sindaco Lello Di Bari, i suoi colleghi di giunta e il capo dell’Avvocatura comunale, e predisponendo insieme l’apposita delibera d’indirizzo approvata ieri e inviata in copia al Comune di Cisternino affinché possa adottare anch’esso i provvedimenti necessari. Già lo scorso 9 ottobre i sindaci Lello Di Bari (Fasano) e Donato Baccaro (Cisternino) avevano depositato nella sede del Tribunale brindisino la lettera con la quale chiedevano il mantenimento dell’Ufficio del giudice di pace a Fasano, tenendo fede all’impegno assunto in un’apposita riunione.