E’ terminata, con un atto eclatante, la protesta dei quattro ex lavoratori della cooperativa Alba Nuova che nel pomeriggio di giovedì 3 gennaio sono saliti, indisturbati, sul terrazzo del palazzo comunale minacciando di gettarsi nel vuoto. Il gruppo, disperato per il protrarsi dello stato di disoccupazione, si è seduto pericolosamente sul cornicione urlando “lavoro, lavoro”. Centinaia di cittadini si sono fermati ad osservare quanto stava accadendo in piazza Ciaia, e molti altri ex lavoratori della cooperativa hanno continuato la loro protesta incatenandosi al cancello del palazzo comunale. Oggi la situazione sembrava precipitare in quanto i quattro non ne volevano sapere di scendere. Sul posto si è portato il comandante della Polizia municipale Giuseppe Carparelli e due pattuglie di Carabinieri. Le forze dell’ordine sono salite sul terrazzo e hanno convinto i disoccupati a scendere e a rimuovere lo striscione grazie anche alla promessa fatta dal sindaco Lello Di Bari di incontrarli lunedì prossimo (7 gennaio) nel suo ufficio. Una situazione che si protrae ormai da mesi quella degli ex lavoratori della cooperativa sociale “Alba Nuova”, costituita per la maggior parte da ex detenuti. Quindici di loro sono rimasti senza lavoro dopo che il fallimento della cooperativa e il rifiuto di un nuovo contratto offerto loro dalla cooperativa Aquarius, aggiudicataria del servizio di manutenzione del verde pubblico. La precarietà della situaizone ha indotto i lavoratori al clamoroso gesto di protesta, ma per il sindaco Di Bari si tratta anche di errate scelte e valutazioni da parte dei lavoratori che avrebbero rifiutato di entrare nella nuova cooperativa alle condizione loro offerte. Protesta rinetrata, per il momento, ma daopo l’incontro di lunedi prosismo, potrebbero esserci altre nuove azioni di protesta.

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