Quinta domenica consecutiva di protesta in musica del movimento “in Comune” contro la mega-antenna per la telefonia mobile installata nel cuore della Selva di Fasano. Domani, 16 dicembre, a suonare per la rassegna di “Antenna contro”, davanti a quello che ironicamente è stato battezzato “fungo tipico della Selva” (o comunque al coperto in caso di maltempo), con inizio alle 11,30, saranno questa volta due musicisti che hanno fatto la storia della Selva, vale a dire Pasquale Daniele (tastiere) e Piero Giannoccaro (basso e voce). Lo storico duo propone un repertorio basato soprattutto (ma non solo) sulla produzione dei cantautori italiani più impegnati, con un sound accattivante e uno stile riconoscibilissimo, in cui si esalta l’armonia derivante dall’infinità di concerti offerti con generosità al pubblico fin dagli anni Ottanta del secolo scorso, spesso e volentieri proprio nel pieno centro silvano. Nell’intervallo dell’esibizione (ma anche durante il concerto), gli attivisti di “in Comune” provvederanno a informare i cittadini sullo stadio a cui è giunta la questione dell’eco-mostro della Selva, sottolineando l’illegittimità dell’atto che ha condotto a installare una torre-faro alta trentacinque metri fra la Casina Municipale e il locale Tennis Club, un luogo frequentato da grandi e piccini. “Siamo ancora in attesa – afferma Vito Bianchi, esponente del movimento “in Comune” – di conoscere se, come promesso in consiglio comunale, il sindaco Di Bari abbia convocato un tavolo di discussione coi rappresentanti della Vodafone, l’azienda che beneficia della stazione radio base, per provare a risolvere bonariamente l’incresciosa situazione, per il bene di tutti: della cittadinanza, che vedrebbe finalmente rispettati i propri diritti al paesaggio e alla salute, e dell’amministrazione comunale, che eviterebbe le conseguenze di un esposto alla Procura”. Continua dunque con tenacia e intensità l’opposizione di “in Comune” alla mostruosa antenna della Selva. “L’antenna della Selva – conclude Bianchi – è solo il simbolo più evidente: dall’antenna di Laureto a quelle poste nel centro di Fasano, bisogna fare del problema una valutazione complessiva e attenta. Le situazioni scabrose non sono certo limitate alla Selva, e riguardano tanto il pubblico quanto il privato”.