Si è tenuta uma conferenza stampa nella quale il sindaco Lello Di Bari ha parlato dell’introduzione dell’imposta di soggiorno a partire dal prossimo anno. Il primo cittadino ha affermato che «l’introduzione dell’imposta è improcrastinabile, in considerazione dei sempre minori trasferimenti dallo Stato agli Enti locali, della volontà dell’Amministrazione comunale di non aumentare la tassazione sui nostri concittadini, della forte vocazione turistica del nostro territorio. In ogni caso – ha spiegato Di Bari – abbiamo pensato di far pagare l’imposta soltanto nei sei mesi di forte afflusso turistico, per venire incontro agli stessi operatori del settore che negli altri sei mesi (autunnali ed invernali) non chiederanno ai loro clienti il pagamento dell’imposta; così come per venire incontro agli albergatori abbiamo deciso che l’imposta sarà pagata dai turisti soltanto nei primi tre giorni di pernottamento. Abbiamo anche stabilito – ha spiegato il sindaco Di Bari – che i disabili, ed un loro accompagnatore, verranno esentati dal pagamento dell’imposta e che i fondi derivanti dal versamento dell’imposizione verranno destinati esclusivamente, come prevede la normativa vigente, per infrastrutture ed opere pubbliche a fini turistici. Abbiamo voluto effettuare anche una proiezione degli eventuali introiti – ha spiegato il sindaco – basandoci sui dati dei turisti e vacanzieri relativi allo scorso anno. Ebbene, se l’avessimo introdotta nel 2011, il Comune avrebbe introitato 438mila euro: una somma di tutto rispetto. Sulla proposta avanzata dal Pd, di destinare gli introiti derivanti dal gettito dell’imposta – ha aggiunto Di Bari – dico che già una somma è stata destinata a questo scopo nel Bilancio di previsione approvato nell’estate 2012 e che, dunque, la proposta mi è sembrata del tutto pretestuosa». E’ intervenuta anche l’assessore alla Promozione del Territorio, Laura De Mola, che ha affermato di aver avuto «con gli operatori turistici, assieme all’intera giunta, tre incontri per discutere delle priorità, in termini di opere pubbliche da realizzarsi a fini turistici con gli introiti derivanti dal gettito dell’imposta di soggiorno. Ebbene – ha specificato De Mola – abbiamo deciso di reincontrarci nei prossimi giorni per redigere una scaletta completa di interventi». E’ intervenuto anche il vicesindaco Gianleo Moncalvo che ha sottolineato «come la materia dell’imposta di soggiorno sia stata accuratamente preparata da noi: il sindaco mi aveva dato mandato di effettuare anche uno studio comparativo tra tutti i Comuni pugliesi nei quali è già in vigore l’imposta e, sulla base di questo, assieme abbiamo disciplinato le tariffe, le riduzioni e le esenzioni da applicare su Fasano; proposta che è stata anche apprezzata dagli operatori turistici – sottolinea Moncalvo – che abbiamo incontrato ieri sera a Palazzo di Città». Le tariffe verranno praticate a seconda della tipologia delle realtà turistico-ricettive operanti sul territorio fasanese. I turisti ed i vacanzieri pagheranno l’imposta soltanto per i primi tre giorni di pernottamento. Così, per le strutture alberghiere (complessivamente sono 14) a 1 e 2 stelle la tariffa sarà di un euro a notte, mentre in quelle a 3 stelle si pagherà 1,50 euro a notte, 2 per le strutture a 4 stelle, 2,50 per quelle a 5 stelle e 3 euro per le strutture a 5 stelle lusso; per i campeggi (complessivamente sono 2) a 1, 2, 3 e 4 stelle si pagherà 1,50 euro a notte; per le case per ferie e i villaggi turistici a 4 stelle (complessivamente 3) si pagherà 1,50 euro a notte; per le strutture extra alberghiere con caratteristiche di civile abitazione nel Fasanese sono presenti 68 attività tra Affittacamere professionali, Affittacamere non professionali (B&B) e Case vacanze per il cui soggiorno si pagherà 1,50 euro a notte; per gli agriturismi (complessivamente 14) si pagherà 1,50 euro a notte. L’imposta di soggiorno non sarà applicata tutto l’anno, bensì nei mesi da maggio ad ottobre, per favorire la destagionalizzazione turistica e, inoltre, i bambini fino ai 12 anni saranno esentati dal pagamento dell’imposta; peraltro, usufruiranno di una riduzione del 50 per cento i gruppi maggiori di 20 persone e gli utenti dei complessi termali. Le tariffe saranno oggetto di approvazione di un’apposita delibera di giunta comunale, mentre il Regolamento che disciplina l’imposta verrà approvato in una delle prossime sedute del Consiglio comunale, dopo il passaggio all’esame della commissione consiliare permanente, e dovrebbe prevedere ulteriori determinazioni in fatto di esenzioni e riduzioni nell’applicazione dell’imposta stessa. I soggetti che pernottano nelle strutture ricettive corrispondono l’imposta al gestore della struttura, che rilascia quietanza delle somme riscosse. Toccherà allo stesso gestore della struttura ricettiva effettuare il versamento al Comune di Fasano dell’imposta di soggiorno dovuta, entro quindici giorni dalla fine di ciascun mese, mediante bollettino postale o bonifico bancario. Inoltre, avranno l’obbligo di dichiarare al Comune il numero di coloro che hanno pernottato in un dato mese (da maggio ad ottobre) entro i 15 giorni del mese successivo a quello di riferimento.

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