Si è tenuta nei gironi scorsi nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale di Fasano, la riunione, convocata dal primo cittadino fasanese, alla quale hanno preso parte i sindaci Lello Di Bari (Fasano) e Donato Baccaro (Cisternino), il vicesindaco di Fasano, Gianleo Moncalvo, il segretario generale del Comune di Fasano, Pasquale Greco, nonché una delegazione di avvocati dei due comuni ed il consigliere comunale dei Circoli Nuova Italia (di Fasano) Enrico Digeronimo. Sia quest’ultimo che gli avvocati aderenti alla Laf (libera associazione forense) avevano chiesto al sindaco di Fasano di mantenere l’impegno assunto nei mesi scorsi, ed attivarsi per richiedere il mantenimento in città dell’Ufficio del Giudice di pace, la cui chiusura è stata stabilita dal governo-Monti, assieme ad altri 667 Uffici dello stesso tenore in tutta Italia. Ebbene, sia Di Bari che Baccaro hanno riconfermato l’impegno assunto nei mesi scorsi e, così, redigeranno una nota congiunta da inviarsi entro il prossimo 12 ottobre al Consiglio dell’Ordine forense ed al presidente del Tribunale di Brindisi, manifestando l’impegno di mettere a disposizione risorse finanziarie ed umane (tre dipendenti comunali distaccati al presidio giudiziario, di cui uno del Comune di Cisternino e gli altri due dell’Ente locale fasanese) per mantenere funzionante l’Ufficio del Giudice di pace di Fasano (che, come giurisdizione, copre anche Cisternino). A chi, tra gli avvocati, poneva la questione dell’eventuale separazione di destini istituzionali fra Fasano e Cisternino, nell’ambito della prossima riorganizzazione delle Province italiane per cui la Provincia di Brindisi risulterà soppressa, il sindaco Baccaro ha risposto che è bene, adesso, non porsi questo eventuale problema, ma che, come ha sottolineato anche il sindaco Di Bari, si punti ad un’azione forte per scongiurare la soppressione dell’Ufficio del Giudice di pace.