Settembre, tempo di vendemmia e di riscoperta di antiche tradizioni legate alla coltivazione della vite, alla raccolta dei grappoli, alla pigiatura e alla fermentazione del mosto che diverrà vino. A Selva di Fasano l’Associazione Pro Selva, presieduta da Rosanna Petruzzi Lozupone, ha organizzato, col patrocinio del Comune di Fasano – assessorato al Turismo – per domenica prossima, 9 settembre, la prima edizione della Festa dell’Uva che si svolgerà a Villa Damaso Bianchi (Minareto), la caratteristica dimora in stile moresco della Selva di Fasano di cui quest’anno ricorre il centenario dell’edificazione. Scopo della manifestazione è quello di ricordare l’antica vocazione collinare per la coltivazione della vite, oggi in buona parte scomparsa. Ogni famiglia che risiedeva o villeggiava alla Selva, possedeva un vigneto che produceva il vino necessario al fabbisogno familiare; Ancora oggi nella vallata del Canale di Pirro vasti appezzamenti sono riservati alla viticoltura. Dunque la manifestazione della Pro Selva, denominata Festa dell’uva, vuol essere un tributo a questa attività che culminava nella vendemmia, l’evento importante che segnava il passaggio dall’estate all’autunno e rappresentava la conclusione del periodo di villeggiatura; del resto si tornava a Fasano “alla scennote di vign”, cioè dopo la vendemmia. Domenica 9 settembre si comincerà alle ore 18,00 con l’esibizione musicale della banda dell’Ass. S. Cecilia che percorrerà viale del Minareto invitando tutti alla festa. A Villa Damaso Bianchi i visitatori troveranno esposte diverse varietà di uva da tavola e anche grappoli di tipici vitigni autoctoni, tra cui una varietà usata per vini rossi da tavola. Si potrà ascoltare il fisarmonicista Piero che rallegrerà i presenti al ritmo di musiche e balli della tradizione popolare, mentre un esperto enologo, Angelo Bagorda, racconterà la vendemmia di una volta e mostrerà il funzionamento del torchio usato per la spremitura del mosto. La serata si concluderà con la degustazione di originali pietanze come la focaccia e i panini all’uva rossa, novità e curiosità gastronomiche che si candidano a divenire un prodotto tipico silvano, golosità che per l’occasione saranno approntate dal forno della masseria Lisi. La festa dell’uva è un appuntamento aperto a tutti. Intanto, sino al 31 ottobre è possibile votare il Minareto come “luogo del cuore” del censimento del FAI, il fondo per l’ambiente italiano. Se la villa silvana risultasse tra le più votate a livello nazionale, potrebbe rientrare tra i beni da restaurare da parte del FAI, un’occasione per tutti coloro che amano Fasano e la Selva per recuperare un prezioso bene che impreziosisce il nostro territorio. Votare è semplice: occorrono pochi secondi: basta registrarsi sul vito www.iluoghidelcuore.it ed esprimere la preferenza per Villa Damaso Bianchi (Minareto)

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