Il Movimento cittadino “In Comune” che alle scorse consultazioni elettorali ha sostenuto il candidato sindaco Vito Bianchi, ha diffuso il seguente comunicato stampa: “Il prof. Vito Bianchi, consigliere comunale del movimento “in Comune”, denuncia senza mezzi termini lo scempio ambientale prodotto presso la costa fasanese. “E’ quanto meno curioso che si esulti per le quattro vele di Legambiente e per le tanto decantate Bandiere blu, e che poi si faccia finta di niente quando il mare di Fasano, per il secondo anno consecutivo, viene iscritto nella lista dei siti più inquinati dell’intera Puglia. Non si possono ignorare o far passare sotto silenzio gli inconfutabili dati diffusi da Goletta Verde, che ha analizzato le acque del litorale pugliese per la stessa Legambiente: il tratto costiero in prossimità del villaggio di Forcatella è risultato di nuovo contaminato da reflui fognari. Come nel 2011, anche in questo 2012 la marina vicina al depuratore è carica di pericolosi inquinanti. Né il semplice allungamento di pochi metri del tubo di scolo in mare (così da portare gli scarichi poco sotto il pelo dell’acqua) può nascondere una situazione che è una vera bomba ecologica: basta recarsi sul posto e osservare lo spettacolo, a dir poco spettrale, che offre la scogliera, completamente ricoperta da una sostanza nera e maleodorante, mentre i fondali circostanti hanno assunto colori del tutto innaturali. Si tratta di un attentato alla salute pubblica, per il quale non è stato organizzato un serio piano di divieto di balneazione: a brevissima distanza dallo sbocco della fogna, infatti, i bagnanti ignari, spesso entro lidi privati, continuano tuttora a tuffarsi in acqua. Come movimento “in Comune” ci chiediamo, allora, che cosa impedisca di istituire, per cinquecento metri, da un lato e dall’altro rispetto allo scarico, gli opportuni divieti di balneazione. Il depuratore di Fasano-Forcatella, in estate, sembra non reggere all’aumento del carico insediativo, dovuto alle decine di migliaia di presenze turistiche in più che premono sul territorio. L’amministrazione comunale, che sapeva dell’inquinamento sin dall’anno scorso (quando Goletta Verde era stata chiara sulla contaminazione), ha promesso il potenziamento del depuratore, con finanziamenti della Regione Puglia (Asse II Linea 2.1 – Azione 2.1.2 del P.O. Puglia FERS 2007/2013, importo di euro 4.452.255,63). Ma è una soluzione per molti versi ormai obsoleta, visto che altrove ci si sta già orientando verso una più moderna depurazione differenziata e decentrata (come avviene per i rifiuti solidi), a monte e non a valle degli scarichi. In ogni caso, nel suo complesso, la vicenda testimonia una scarsa sensibilità verso l’ambiente e la salute pubblica”.