C’era tutta Pezze di Greco in chiesa e a seguire le esequie di Michele D’Amico, il 23enne originario della frazione di Fasano che nei gironi scorsi ha perso la vita durante una battuta di pesca nel mare di Toscana. Un clima di dolore e commozione ha accompagnato la cerimonia funebre, ma anche i giorni successivi all’annuncio della morte sono stati pieni di dolore per la comunità pezzese che ha appreso con stupore della tragica notizia. La morte è stata causata, forse a causa di un malore, mentre era impegnato in una battuta di pesca subacquea in apnea. Vittima della tragica fatalità, che si è consumata nelle acque antistanti la spiaggia del Sale di Autignano, in provincia di Livorno. Era un allievo dell’Accademia navale, Michele D’Amico. Il giovane, che si stava godendo qualche giorno di permesso, avrebbe terminato a settembre il corso per diventare ufficiale di Marina. Appassionato di pesca subacquea, aveva deciso di andare al mare immergendosi attorno alle nove del mattino in compagnia di un commilitone. Questi, trascorso un po’ di tempo, è tornato a riva e ha tenuto d’occhio per un paio di minuti la boetta dell’amico che, legata con una sagola al corpo del sub, avrebbe dovuto seguirlo negli spostamenti subacquei. Ma il palloncino galleggiante risultava immobile, mentre Michele D’Amico non riemergeva. Lanciato l’allarme, sul posto sono giunti i vigili del fuoco, un mezzo della Capitaneria di porto e i carabinieri di Livorno.Una volta riportato il sub a riva, i medici hanno tentato di strapparlo alla morte in tutti i modi, ma purtroppo non ce l’hanno fatta. Ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. Dopo il rito funebre il feretro ha ricevuto gli onori militari con un picchetto del battaglione san marco e dai suoi commilitoni, al cospetto di migliaia di persone che pur sfidando il caldo non hanno voluto mancare all’ultimo saluto a giovane la cui vita è stata stroncata nel fiore degli anni.