Condannati entrambi per “omicidio volontario aggravato dai futili motivi” a sedici anni di reclusione: la pena è stata inflitta ai fratelli Annibale, 29, e Mario Scolti, 19, riconosciuti colpevoli di aver pestato a morte Giovanni Bongiorno (nella foto) nella notte tra il 29 e il 30 maggio dello scorso anno, nei pressi dell’ingresso di un bar a Fasano. Il gup Maurizio Saso davanti al quale è stato incardinato il rito abbreviato ha condiviso per intero la ricostruzione e le richieste che il sostituto procuratore Milto Stefano De Nozza aveva consegnato nel corso della requisitoria, in occasione della scorsa udienza, sulla base degli elementi raccolti dai carabinieri e sulla scorta delle conclusioni a cui era giunto il medico legale Margherita Neri, dell’università degli Studi di Foggia, a cui era stato affidato l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul corpo della vittima.