Lavorare senza la certezza della retribuzione è prostrante e disdicevole, ma è la sorte che in questo periodo di crisi sta toccando a molte persone. Anche Fasano non è indenne è gli operai del pastificio Monna de’ Lizia si sono visti ridurre stipendio e una mezza dozzina sarebbero stati licenziati. Una trentina di operai da una decina di giorni è in sciopero, mentre l’azienda sta lavorando con un organico di poche unità . La situaizone che sta creando preoccupazione in tante famiglie del luogo è stata oggetto dell’attenzione del Prefetto, ma gli incontri avuti con i rapprsentanti della proprietà pare non abbia portato alcun risultato concreto. Nella mattinata di venerdi l’on Massimo D’alema e il sen. Nicola Latorre hanno incontrato gli operai che da novembre scorso ricevono degli acconti come stipendio e che hanno stabilito un presidio dinanzi all’ingresos dell’azienda. I parlamentari oltre ad esprimere solidarietà con gli operai, hanno chiesto di incontrare i vertici dell’azienda per un confronto finalizzato alla soluzione della situazione. Intanto per gli operai licenziati e quelli in sciperro sarà una pasqua amara.