Con la Domenica delle Palme o più propriamente Domenica della Passione del Signore, inizia la solenne annuale celebrazione della Settimana Santa, nella quale vengono ricordati e celebrati gli ultimi giorni della vita terrena di Gesù, con i tormenti interiori, le sofferenze fisiche, i processi ingiusti, la salita al Calvario, la crocifissione, morte e sepoltura e infine la sua Risurrezione. La Domenica delle Palme giunge quasi a conclusione del lungo periodo quaresimale, iniziato con il Mercoledì delle Ceneri e che per cinque liturgie domenicali, ha preparato la comunità dei cristiani, nella riflessione e penitenza, agli eventi drammatici della Settimana Santa, con la speranza e certezza della successiva Risurrezione di Cristo, vincitore della morte e del peccato, Salvatore del mondo e di ogni singola anima. I Vangeli narrano che giunto Gesù con i discepoli a Betfage, vicino Gerusalemme (era la sera del sabato), mandò due di loro nel villaggio a prelevare un’asina legata con un puledro e condurli da lui; se qualcuno avesse obiettato, avrebbero dovuto dire che il Signore ne aveva bisogno, ma sarebbero stati rimandati subito. La gente, racconta il Vangelo, accolse Gesù agitando ramoscelli d’ulivo e rami di palme, stendendo i mantelli per terra al suo passaggio. In ricordo di quell’evento che segna l’inizio della settimana santa, si rinnova il rito della benedizione dei rametti di ulivo. L’uso di portare nelle proprie case l’ulivo o la palma benedetta ha origine soltanto devozionale, come augurio di pace. In tutte le parrocchie nella mattinata di domenica si rinnova il rito della benedizione. A Fasano, per esempio l’appuntamento è alle 9,45 quando le parrocchie di san Giovanni Battista e di S. Antonio abate si incontreranno in piazza Ciaia, dove, dal sagrato della chiesa di San Nicola i ramoscelli d’ulivo verranno benedetti. Poi i fedeli faranno ritorno nelle chiese per la celebrazione eucaristica e la lettura della Passione di Cristo

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