Il candidato sindaco del centro sinistra, Stella Carparelli, ha diramato il seguente comunicato stampa: “Ultimi colpi preelettorali del sindaco di Fasano Lello Di Bari. Dopo il riordino dei giorni scorsi del manto stradale, il rifacimento della piazzetta Sant’Antonio ora è il turno della bistrattata area industriale di Fasano. “Ben vengano iniziative atte al recupero, al decoro e alla sicurezza della cittadinanza ” spiega Stella Carparelli, candidato sindaco della coalizione del centro-sinistra ” ma è inevitabile il nascere di numerosi interrogativi dopo un decennio di assoluto immobilismo da parte della attuale amministrazione di centro-destra. “Sembra che il sindaco stia scoprendo solo di recente che esistono realtà a residenza mista sprovviste di infrastrutture primarie e della relativa manutenzione straordinaria”. Problematiche venute alla luce, non solo di recente, anche grazie alle iniziative dei comitati popolari di zona. E’ il caso di Zona In, che già dal 2007 sottolineava lo stato di assoluto degrado dell’area industriale fasanese, ormai divenuta anche di residenza per diverse unità abitative. “L’amministrazione comunale ha trascurato le istanze di questa realtà , investendo gli oneri di urbanizzazione in aree a minor rilevanza insediativa. àˆ curioso ” continua Stella Carparelli ” che il sindaco Di Bari presenti come grandi successi, opere che una buona amministrazione avrebbe fatto meglio e con molti anni di anticipo”. Non solo edilizia urbana, ma anche opere infrastrutturali primarie su tutte la realizzazione di una rete per il servizio Metano per tutte le frazioni fasanesi. Una concessione, quella del metano, scaduta addirittura nel 2002. Le amministrazioni di centrodestra che avrebbero prontamente dovuto pubblicare un nuovo bando, invece lo hanno lasciato in proroga, ritardando di cinque anni la realizzazione di una nuova rete metano nelle frazioni di Fasano. “àˆ bene sottolineare che l’investimento per la realizzazione di tale rete era interamente a carico della concessionaria senza alcun onere per le casse comunali. In mancanza del ritardo accumulato, la scadenza della concessione sarebbe stata per il 2015. Con il prossimo bando la Selva e la collina avrebbero avuto l’occasione di dotarsi della rete di approvvigionamento del gas metano. Ora salvo imprevisti dovranno attendere il 2023. Analoga, e ancor più oscura, la vicenda dell’ampliamento del nuovo cimitero. La precedente amministrazione aveva concesso ad una società privata la costruzione e gestione dello stesso, disattendendo le aspettative dei cittadini di Fasano che avevano versato al comune la somma richiesta per l’assegnazione delle aree. Solo grazie alla mobilitazione cittadina e all’opposizione di centro-sinistra si è potuto avviare l’iter di revoca del contratto con l’impresa appaltatrice. Non sarà l’attivismo preelettorale degli ultimi due mesi ad assolvere anni di cattiva amministrazione“.