A settant’anni esatti dall’affondamento del sommergibile “Ammiraglio Millo”, la frazione di Pozzo Faceto commemora un suo concittadino, Francesco Gallo, marinaio comune, caduto in quell’ultima missione. Era il 14 marzo 1942, quando al largo di Punta Stilo, in Calabria, si inabissava il sommergibile italiano, colpito da due siluri inglesi. In meno di mezzo minuto il battello della Regia Marina Italiana sprofondava sotto le acque dello Ionio, a circa 3 miglia dalla”Riviera dei Gelsomini”. Su 71 componenti dell’equipaggio, soltanto in 15 si salvarono. Gli altri 56 morirono imprigionati nel battello o annegati. Fra i caduti, lo stesso comandante, Vincenzo D’Amato, barese di nascita, e altri cinque pugliesi, tra cui Francesco Gallo. Aveva 22 anni, pescatore e figlio di pescatori. Mercoledì 14 marzo prossimo, l’associazione “Giuseppe Di Carolo”, presieduta da Domenico Bagordo, in collaborazione con il gruppo di Fasano “Nazario Sauro” dell’associazione dei marinai d’Italia (Anmi),presieduto da Giuseppe Donnaloia, ha organizzato una manifestazione di commemorazione per ricordare il concittadino affondato col sommergibile. Alle 18,30, il parroco don Lorenzo Bellanova, nel Santuario della Madonna del Pozzo celebrerà una messa nel corso della quale verrà letta, da un socio dell’Anmi, la preghiera del marinaio. Seguirà il corteo con una sosta davanti al monumento ai caduti di Pozzo Faceto, in piazza del Miracolo. Infine, nella sede dell’associazione “Di Carolo”, verrà proiettato il film del ritrovamento del relitto del sommergibile Millo, avvenuto nel 2006 per opera dei sub del “Thalassoma Diving Center” di Soverato (Catanzaro), mentre una breve dissertazione sull’ultima missione del Millo e del marinaio Francesco Gallo verrà tenuta dal giornalista Franco Lisi.