Di truffe alle assicurazioni se n’è sempre parlato, ma quando si realizzano operazioni di polizia si scoperchia una pentola nel quale bolle un brodo molto variegato. Così l’operazione “Poncio” portata a termine dalla Guardia di Finanza di Brindisi ha consentito di scoprire un maxi raggiro che nel corso degli anni ha coinvolto centinaia di persone che con finti incidenti e false certificazioni mediche ha fruttato probabilmente milioni di euro a compagnie assicurative costrette a riconoscere onerosi rimborsi. La notizia ha fatto scalpore a Fasano perchè ha visto coinvolti anche personaggi noti, tra cui un medico ortopedico di 56 anni in servizio presso il locale nosocomio e un praticante avvocato. Una macchina complessa e articolata che vedeva, a quanto hanno raccontato gli investigatori, l’aspirante avvocato “procurare” i clienti e il medico eseguire certificazioni su inesistenti traumi conseguenti ai finti incidenti. Il tutto dietro compenso e a danno delle assicurazioni. La Finanza ha sequestrato anche un’ingente somma di denaro in casa del medico, ritenuta proveniente dal rilascio delle certificazioni. Per medico e aspirante avvocato è scattata la misura restrittiva degli arresti domiciliari. L’operazione ha portato in carcere 7 persone mentre altre 10 sono finite ai domiciliari, ma quella scoperta potrebbe essere solo la punta di un iceberg di un diffuso malvezzo che potrebbe avere contorni anche più ampi e che fornisce giustificazione alle potenti compagnie assicurative per aumentare i costi dei premi anche a danno degli automobilisti onesti.