Questo il testo del comunicato diffuso dal movimento politico “In Comune” di Fasano: “Come spesso accade, si festeggia senza sapere il perchè: quale potrà essere il futuro del CIASU, ora che potrebbero arrivare cinque milioni di euro per disincagliarlo dall’immobilità in cui è arenato da decenni?”. Sono le considerazioni del prof. Vito Bianchi, candidato sindaco del movimento “in Co-mune”, sulla questione del Centro di Alti Studi Universitari: un centro che, progettato negli anni Set-tanta del secolo scorso, avrebbe dovuto possedere un profilo dedicato all’altissima formazione, ma che non è mai decollato. “Il pericolo, di fronte alla mancanza di progetti e idee di sviluppo ” aggiun-ge il prof. Bianchi ” è che il CIASU resti ancora a lungo un bel contenitore vuoto. Dunque, inutile. Insomma: l’amministrazione comunale fasanese esulta: ma per che cosa? Esiste una progettualità , un indirizzo politico capace di far funzionare il Centro Alti Studi sulla base dei criteri per cui era nato? Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa non c’è ombra di proposte: tutto si risolve nella “soddisfazione” di poter pagare ben tre milioni di euro alla ditta con cui era in piedi un contenzioso. Tre milioni di euro tirati fuori dalle tasche dei cittadini, per sanare situazioni mal gestite dalla vec-chia politica! Mentre i restanti due milioni di euro saranno da spendere non si sa bene con quali pro-positi. E’ uno spreco vergognoso. E’ un modo di procedere superficiale e dannoso per la collettività , destinata a pagare di tasca propria gli errori e i ritardi di chi finora ha governato”. La soluzione? “Semplice: noi del movimento “in Comune” ” incalza Vito Bianchi ” proponiamo di agganciare lo sviluppo del CIASU al partenariato con le realtà aziendali più innovative del nostro territorio, in un circuito virtuoso fra ricerca e politiche del lavoro teso a sostenere settori come l’agroalimentare, l’edilizia bio-sostenibile, le agro-energie e le fonti rinnovabili. A Fasano operano infatti aziende che producono progettazione di altissima qualità in collaborazione o addirittura con la certificazione scientifica del Ministero dell’Università e della Ricerca. Sono imprese proiettate nel futuro, con un patrimonio di “cervelli” quanto mai prezioso, in un’economia laddove solo con l’innovazione e la formazione si rimane a galla. Legare l’eccellenza di queste realtà fasanesi al CIASU, così da valoriz-zare le risorse locali proiettandole verso un palcoscenico globale, è quanto proponiamo in alternativa a esultanze tanto facili quanto prive di idee“.