Domenica scorsa, 13 novembre, anche a Fasano è stata celebrata la Giornata Mondiale del Diabete che ha visto impegnati, come sempre in prima linea, i volontari del Comitato cittadino di Croce Rossa (con l’attività di tutte le sue componenti) unitamente alla U.O.C. (Unità Ospedaliera Complessa) di Medicina e l’Ambultatorio di diabetologia dell’ospedale civile “Umberto I” di Fasano dell’ASL brindisina, diretti entrambi dal dott. Giovanni Mileti. Soddisfacente il bilancio della iniziativa. A Fasano infatti i volontari della CRI e il Dr Mileti hanno censito ben 145 cittadini (uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 90 anni) riscontando talvolta, con sorpresa degli stessi, una insospettabile eventuale propensione diabetica. Come è noto la malattia diabetica è oggi una condizione che per la diffusione sia nei paesi ricchi che in quelli in via di sviluppo puಠessere considerata una vera e propria “pandemia”. La ridotta attività fisica, una alimentazione scorretta (abuso di alimenti ricchi di zucchero e ad alto contenuto di grassi), l’obesità , i fattori genetici sono responsabili di un mix esplosivo che porta ad una ridotta tolleranza ai carboidrati (prediabete) e conduce alla malattia diabetica. La gravità di questa patologia è legata ai danni che l’iperglicemia provoca sulla parete vasale, di qui l’alta incidenza di infarti, ictus, emorragie ritmiche, dialisi. L’iniziativa, che ha coinvolto anche Piazza Ciaia a Fasano, è stata promossa a livello nazionale dell’AMD (Associazione medici Diabetologici) ed ha lo scopo di trasmettere un messaggio preciso: “Cambiare abitudini di vita, correggere l’alimentazione, una terapia adeguata permette di ridurre le complicanze invalidanti fino a salvare al vita”. Il coinvolgimento, a livello organizzativo, dei volontari CRI del Comitato Locale di Fasano è risultata fondamentale per la riuscita dell’iniziativa che ha certamente contribuito ad alimentare quel processo di accrescimento della cultura verso la condotta di vita orientata alle sane abitudini.