La prossima settimana i comuni di Fasano, Carovigno e Ostuni avvieranno l’iter per richiedere il riconoscimento di Patrimonio dell’Unesco per gli ulivi secolari. Un’iniziativa nata da un’idea del Rotary International che ha visto incontrare a Ostuni negli scorsi giorni i Sindaci dei tre comuni con l’obiettivo di avviare l’iter burocratico. Gli ulivi secolari, il cui livello di produzione agricola è perಠbasso, sono tutelati da una ferrea legge regionale che li censisce e monitorizza. Non sono una consistente fonte di reddito agricolo, ma dei veri e propri monumenti storico-naturali che rendono bella la nostra zona attribuendole una forte attrazione turistica. Ecco da dove nasce l’idea di proporli a Patrimonio Unesco, con l’obiettivo di incentivare la loro tutela. Fasano e Ostuni stanno inoltre lavorando, anche se l’iter burocratico non è ancora stato abbozzato, alla candidatura a Patrimonio Unesco dei frantoi ipogei (scavati nella roccia). Un recente studio del prof. Andriola di Ostuni ne ha censiti circa cento, ma potrebbero essere anche più del doppio, a cavallo dei due Comuni nel cuore del Parco delle Dune Costiere. Grandi lavori dunque per promuovere la nostra terra, zona di confine tra la bassa murgia barese e l’altosalento, con la speranza di non essere scippati della nostra dignità (come spesso accade) dai lungimiranti ostunesi.