L’associazione Pro Selva ha inoltrato una formale richiesta al sindaco e agli uffici competenti del Comune di Fasano per svolgere una campagna di rilievo sul Minareto, edificio simbolo dell’associazione stessa. Alcuni componenti del comitato tecnico della Pro Selva, l’arch. Attoma Pepe, l’ing. Romito e l’arch. Angelini, hanno manifestato la propria disponibilità a rilevare e restituire i dati metrici e soprattutto una mappa del degrado dell’immobile, che ricordiamo di proprietà della Regione ma concesso al Comune di Fasano circa 12 anni orsono, con l’obiettivo di ottenere una base di lavoro per una successiva proposta progettuale. Un rilievo in formato digitale appare fondamentale per qualsiasi iniziativa di progettazione si vorrà percorrere nell’immediato futuro e nello specifico documentare lo stato attuale di degrado materiale e decadimento strutturale consentirà le opportune valutazioni e le più opportune tecniche di intervento per la fase del restauro. Nelle scorse settimane, il Minareto è stato al centro dell’attenzione dei mezzi di informazione perchè indicato come possibile luogo di installazione di una stazione radio base per la ripetizione del segnale di telefonia mobile di un gestore; l’eventualità è stata scongiurata grazie alla mobilitazione della Pro Selva e di molti cittadini che hanno individuato nella delibera comunale alcune incongruenze sufficienti a spingere l’amministrazione alla revoca dell’atto amministrativo. Il 17 agosto il Minareto si è offerto come scenario (vedi foto sotto) per una riuscitissima serata, organizzata dalla Pro Selva, in cui la professoressa Maria De Mola ha illustrato il percorso artistico di Damaso Bianchi, attraverso la sua produzione pittorica attualmente in dotazione alla Pinacoteca della Provincia di Bari. Un incontro molto suggestivo che ha suscitato nei molti presenti il desiderio di rivedere il Minareto in piena attività , non solo per gli spazi esterni.