Splendido concerto quello di Venditti presso l’area archeologica di Egnazia, di quelli che non si dimenticano facilmente capaci di entusiasmare e coinvolgere il pubblico totalmente, in un luogo di grande suggestione e significato storico e culturale. Oltre 2.000 persone hanno seguito l’evento, ma l’organizzazione ha mostrato pecche e deficienze, non mostrandosi affatto all’altezza della situazione. Parecchie decine di spettatori che avevano pagato il biglietto (sino a 65 € per assicurarsi il posto) si sono ritrovate in piedi, senza uno specifico settore e posti non numerati, una situazione che ha mandato in tilt il servizio hostess e che ha causato disagi a tutti, anche allo stesso Venditti costretto a sospendere il concerto ea scusarsi con il pubblico specie quello poi rimasto in piedi davanti al palco per tutto il concerto, addossando all’organizzazione le disfunzioni. Quello che doveva essere l’evento clou dell’estate fasanese si è rilevato una sorta di boomerang negativo, con i tanti ospiti e forestieri rimasti delusi dall’organizzazione pessima e carente. Del resto l’agenzia organizzatrice non era stato in grado di fornire le garanzie tecniche e solo un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, grazie all’impegno di tecnici, amministratori e personale del Comune, che, lo sottolineiamo, non era l’organizzatore, si sono ottenute le autorizzazioni necessarie allo svolgimento del concerto. Gran da fare da parte delle forze dell’ordine, dai vigili urbani ai carabinieri alla polizia provinciale e alla protezione civile e Croce Rossa che hanno garantito la viabilità e la sicurezza degli spettatori. Tornando al concerto, Venditti ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso le sue più belle canzoni, lo ha entusiasmato e fatto sognare coinvolgendolo e facendogli condividere i più noti ritornelli, ma per molti resterà anche il ricordo dei disagi patiti da parte del pubblico per le carenze organizzative.