Simbolo della Selva (e dell’Associazione Pro Selva) è il Minareto, una costruzione in stile moresco, dalle forme orientaleggianti che Damaso Bianchi, discendente di una nobile famiglia fasanese, si fece costruire circa un secolo fa. Don Damaso era anche un apprezzato pittore che aveva fatto della sua dimora una sorta di centro culturale e della bella vita della nobiltà barese sino al 1935, anno della sua morte. La sua notevole produzione artistica venne donata dalla vedova alla Pinacoteca Provinciale di Bari che possiede un’ottantina di opere del pittore Fasanese conservate nei depositi e non esposte al pubblico. L’attuale direttrice, la dottoressa Clara Gelao, ha accolto l’invito dell’Associazione Pro Selva e ha concesso le immagini dei quadri di Damaso Bianchi che verranno mostrate nel corso dell’incontro in programma proprio al Minareto, lì dove furono realizzate, giovedi 4 agosto p.v. alle ore 20,30. L’iniziativa, patrocinata dalla città di Fasano-Assessorato alla Cultura, retto dal dott. Antonio Scianaro, ha dunque un grande significato, non solo simbolico. Infatti l’Associazione Pro Selva, presieduta da Rosanna Petruzzi Lozupone, promotrice della manifestazione, si batte per il recupero della preziosa villa, purtroppo oggetto di continui atti vandalici (non ultimo l’incendio di un materasso in un locale a piano terra qualche giorno fa) e con la proiezione di tali opere vuole che non venga dimenticato nè l’artista, nè la cura e la salvaguardia del bene di proprietà della Regione Puglia e concesso in uso al Comune di Fasano. I quadri di Damaso Bianchi rappresentano scorci di paesaggio fasanese e pugliese, tramonti, nature morte e ritratti. Saranno presentati dalla prof.ssa Angela Gasparro e commentati dalla prof.ssa Maria De Mola. L’ingresso alla manifestazione è libero.