La riunione romana, al ministero dell’Università e della Ricerca, sulla questione-Ciasu, tenutasi lunedì scorso “ha rappresentato sicuramente un buon viatico per il prosieguo delle trattative nella direzione di completare la sede del Centro internazionale alti studi universitari fasanese nel più breve tempo possibile ” afferma il sindaco Lello Di Bari -. Sotto la supervisione del Ministero, in ogni caso, i soci del Ciasu e l’impresa costruttrice della sede del Centro con la quale abbiamo un contenzioso di diversi milioni di euro, torneranno a riunirsi a Roma prima di Pasqua“. Al tavolo tecnico tenutosi nella capitale hanno preso parte i soci del Ciasu (Comune di Fasano e Consorzio dell’Università di Bari, considerato che la Provincia di Brindisi è stata assente giustificata) e i rappresentanti di “Opere Pubbliche, spa” costruttrice della sede del Centro internazionale alti studi universitari ubicata in contrada Giardinelli (a Fasano, per l’appunto) e, per il Ministero, il direttore generale dott. Agostini. Al centro dell’incontro la questione delle mancate opere di completamento della struttura del Ciasu per 850milioni di euro, oltre all’assenza della rete fognaria con la previsione di spesa pari a 700mila euro. “Sostanzialmente per completare i lavori del Centro e, così, avviarlo al funzionamento concreto basta l’ultima tranche di finanziamento a suo tempo accordata dal Miur, pari a un milione e 600mila euro, che, ovviamente ” precisa il sindaco Di Bari ” non puಠesserci concessa se non alla fine dei lavori e, quindi, dopo che noi Ciasu abbiamo inviato al Ministero la documentazione delle opere completate. Dunque, dobbiamo necessariamente chiudere il contenzioso con la ditta costruttrice e, per questo, il Miur supervisiona questa fase di avvio di trattative che, mi auguro vivamente quanto prima, dovrebbe portarci ad una transazione che ci permetta di completare i lavori previsti per la struttura ” sottolinea Di Bari ” in maniera da predisporre un piano preciso d’utilizzo del Ciasu. A questo proposito, vorrei precisare che vi è un interessamento di tutte le Università pugliesi e della stessa Università del Mediterraneo, ossia l’associazione di 83 Atenei dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, per la definizione di un progetto di utilizzazione della nostra sede del Centro per corsi di alta formazione, dunque ” sottolinea Di Bari ” si tratta di risolvere le questioni ancora adesso sul tappeto e di completare gli ultimi lavori. Ritengo, pertanto ” puntualizza Di Bari – che la prossima riunione romana sbloccherà definitivamente la situazione. Il Ciasu funzionante diverrà un vero e proprio polo di riferimento per il bacino Mediterraneo relativamente all’alta formazione. Il che è ragione di crescita e di sviluppo per tutti e, certamente, per il nostro territorio