All’indomani del pareggio interno contro il Tricase per 0-0, il presidente dell’As Fasano Antonio Flora traccia un bilancio sulla situazione attuale e parla di futuro. “A questo punto ” afferma ” consideriamo chiuso ogni discorso riguardante i playoff, non abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati a dicembre. Abbiamo buttato il campionato fra le mura amiche. Se in casa, fino a qualche settimana fa, le stavamo vincendo tutte, nelle ultime tre interne abbiamo fatto ottenuto appena due punti. Abbiamo gettato al vento delle occasioni importanti, contro squadre non trascendentali”. Flora continua: “Costatiamo, quindi, che non siamo stati in grado di ottenere un piazzamento in zona playoff, malgrado lo sforzo di Renato Olive, a cui va il nostro ringraziamento per la disponibilità e la competenza, e i tifosi, quelli che ci hanno seguito e quelli invece che sono rimasti a casa la domenica”. E il futuro? “Ora aspettiamo i programmi societari, vogliamo costruire un gruppo forte e solido per una programmazione razionale. L’aver rifatto la squadra a dicembre ” afferma Flora ” è servito a poco. Rifondarla a campionato in corso è molto complicato, soprattutto per cercare degli under in grado di fare la differenza, con tutto il rispetto per quelli che fanno parte di questa squadra”. La tifoseria ha contestato ultimamente i cosiddetti “senatori”. “Non voglio buttare la croce su di loro ” riprende il presidente biancoazzurro “, quelli che compongono la nostra squadra sono uomini importanti ai quali è capitata la cosiddetta stagione no. Questi sono elementi molto validi, forse anche sprecati per la categoria, ma capita anche ai migliori giocatori del mondo la stagione negativa; come ti puಠcapitare anche quell’annata che segni una caterva di gol anche ad occhi chiusi”. Torniamo a parlare della prossima stagione. “Ora cerchiamo di concludere dignitosamente il campionato ” afferma Antonio Flora “, poi ne riparleremo. Stiamo cercando di creare una compagine societaria molto solida e le premesse sono molto buone. I tifosi hanno chiesto alla mia famiglia di non andare via, di non mollare. Fasano è una piazza seria, particolare dal punto di vista della tifoseria (molto caldi e appassionati), ma le buone volontà devono essere tradotte in fatti concreti, non possiamo più aspettare. Sarಠlieto di tornare l’anno prossimo a Fasano, ma dobbiamo incontrarci con gli amici del posto per programmare e seminare. Il nostro futuro si decide in un paio di settimane, aspetto la chiamata dei colleghi fasanesi: io mi sono già mosso due settimane fa, ora attendo il loro contatto, altrimenti stringerಠloro la mano e ci saluteremo. Ci dobbiamo sedere intorno ad un tavolo e fare una programmazione seria se l’anno prossimo vogliamo puntare alla vittoria del campionato”.

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