Martedì 8 febbraio la parrocchia Sant’Antonio Abate si appresta a festeggiare, come vuole il calendario liturgico, Santa Giuseppina Bakhita suora africana dell’ordine religioso delle Figlie della Carità Canossiane. A portare il culto di questa santa dei giorni nostri a Fasano sono stati proprio i Padri Canossiani dell’Oratorio del Fanciullo. Un breve profilo della santa. Bakhita nata in un villaggio del Sudan nel 1869 viene rapita e resa schiava all’età di sette anni. Il suo corpo viene marchiato ad ogni vendita da un negriero all’altro. Arriva a servire un Console italiano che la porta nella sua casa a Venezia affidandole il compito di bambinaia. E proprio a Venezia ottiene la sua libertà conoscendo le Suore Canossiane diventando prima cristiana e poi religiosa donando il resto della sua vita al sevizio degli altri, riconoscendo il suo dolore fisico con lo stesso provato da Gesù sulla croce. E’ stata canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II che l’ha definita “Sorella Universale “. Santa Bakhita sarà ricordata con la santa messa solenne alle ore 18 di martedì 8 febbraio presso la chiesa Sant’Antonio Abate. A seguire, nel salone dell’Oratorio del fanciullo, padre Lorenzo Piasentini e padre Francesco Vercellone presenteranno ai fedeli il profilo della santa. La serata si concluderà con un momento di convivialità per tutti i parrocchiani (al quale è necessario dare la propria adesione in tempo utile per questioni organizzative).

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