Il 15 ottobre 2009 il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare fatto di concerto con il Ministero per i Beni e le Attività culturali, è stato dato giudizio favorevole circa la compatibilità ambientale del progetto presentato dalla società londinese Northern Petroleum. Un progetto che si articola in due fasi e che nella prima, quella per cui è stato dato l’ok, prevede un’indagine sismica da effettuare con il sistema degli air-gun per procedere alla ricerca di idrocarburi. La seconda fase, nel caso si evidenzi una struttura di interesse minerario, si legge nel decreto, “prevede sia eseguito un pozzo esplorativo ad una profondità stimata di circa 2000 metri“. Il progetto ha ottenuto il parere favorevole anche dalla commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via/Vas, (priva di componenti della Regione Puglia), ma a riguardo non c’è stata alcuna osservazione presentata dalla Regione Puglia che non ha fatto pervenire il proprio parere. Il progetto prevede la realizzazione di 5 piattafome da posizionare nel tratto i mare compreso tra Mola di Bari e Brindisi strutture considerate in contrasto con la vocazione turistica del territorio. Pian piano si sta prendendo coscienza e conoscenza del progetto e si sta cercando un unico coordinamento che vada al di là delle posizioni politiche per contrastare l’iniziativa o per un coinvolgimento delle amministrazioni che finiscono solo per subire l’iniziativa senza essere in alcun modo interprellate o cinvolte. Intanto, il consigliere comunale Vito Ventrella ha già rivolto una precisa interrogazione al sindaco Lello Di Bari “per conoscere la fondatezza ed il tenore di notizie che, se fondate e prossime alla loro concreta realizzazione, potrebbero rappresentare un disastro ambientale ed economico per l’intera area costiera“.