Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha conferito con apposito decreto, la delega ai Servizi sociali a Martino Rubino, sindacalista di lungo corso, 49 anni, già assessore comunale nelle Amministrazioni guidate da Donato De Carolis (1993-2001), nonchè presidente del Consiglio comunale nel 2000. “Il 14 ottobre, con un decreto, avevo nominato nove assessori, lasciando a me stesso la gestione delle deleghe ai Lavori pubblici ed ai Servizi sociali ” afferma il sindaco Di Bari -; adesso, data la mole di lavoro che attende il settore in vista dell’approntamento del Piano sociale di zona che coinvolge anche i Comuni di Cisternino e di Ostuni, ho ritenuto affidare la delega a Rubino che, sono sicuro, farà bene, data la sua esperienza nel settore e le professionalità e serietà con le quali lavora“. Rubino, attuale direttore provinciale del patronato Epas (facente capo alla Federazione nazionale Agricoltura), ha gestito deleghe assessorili nel periodo ’93-’01 nei settori di Personale, Polizia municipale, Ecologia, Agricoltura, Turismo, Artigianato, Commercio e Industria. “La mia, all’interno della giunta comunale attuale, è una figura tecnica e non di schieramento politico ” afferma il neoassessore Rubino ” dal momento che sono stato proposto al sindaco dal gruppo consiliare di centro formato da Franco Mastro, Leonardo Cofano e Giuseppe Contento, proprio come tecnico. Da sempre sono stato sindacalista e mi sono occupato, infatti, delle questioni del sociale. Nelle prossime ore prenderಠcontezza di tutta la situazione comunale dei servizi sociali, incontrandomi, per un giro d’opinioni, con lo stesso sindaco, col gruppo consiliare di riferimento e con il dirigente del settore a Palazzo di città . Sono consapevole, peraltro, dell’importanza che riveste il ramo ” sottolinea Rubino ” in considerazione, soprattutto, della prossima scadenza che attende l’approntamento del Piano sociale di zona. Pertanto, valuterಠil da farsi in termini di progettualità che dovrà essere messa in campo, avendo come obiettivo le risposte più consone da dare alle esigenze ed ai bisogni delle fasce sociali svantaggiate: disabili, minori, anziani, famiglie meno abbienti“.

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