Con un apposito verbale del Comune di Fasano è stato aggiudicato l’immobile di proprietà comunale ex “Lazzaretto” (posto in vendita dal Comune), ubicato a Fasano in via Roma, alla locale ditta “Seimi, srl” che ha presentato l’offerta economica quantificata in 228mila euro, pari al 5,64 per cento del prezzo a base d’asta (quindi superiore alla percentuale minima in aumento pari al 5 per cento, indicata nell’avviso di asta pubblica). La “Seimi, srl” è stata l’unica ditta ad aver presentato un’offerta entro i termini stabiliti dal bando, ossia entro le ore 12 della giornata di ieri (29 settembre) e, dunque, a seguito di esame della documentazione presentata (risultata regolare), avvenuta oggi in seduta pubblica nella sala di rappresentanza del Palazzo municipale, è stata stabilita l’aggiudicazione del bene che, quindi, risulterà alienato. Si tratta, allo stato, dell’unico bene di proprietà comunale venduto, posto che per gli altri quattro, per cui il Comune aveva emesso un avviso d’asta pubblica per la loro alienazione, non è giunta alcuna offerta (gli immobili invenduti si riferiscono alla masseria “Tavernese”, a quelli di contrada Bicocca, di Pezze Monsignore e di Pezze di Greco). “Non v’è dubbio ” affermano il sindaco Lello Di Bari e l’assessore al Bilancio, Giuseppe Zaccaria ” che stiamo ponendoci il problema del come risolvere la situazione per gli immobili rimasti invenduti, sui quali cioè non è giunta a Palazzo di città alcuna offerta economica da parte di privati. Pertanto, valuteremo l’ipotesi di indire nuove gare, tenendo conto che, con ogni probabilità , occorrerà apportare alle stesse alcune sostanziali modifiche. Per quel che riguarda la masseria “Tavernese“ ” puntualizzano Di Bari e Zaccaria ” il discorso è completamente diverso: stiamo valutando la soluzione migliore, non escludendo una vendita a trattativa privata che, stiano tranquilli tutti, non costituirà eventuale svendita dell’immobile. Abbiamo tre mesi di tempo, ossia fino al 31 dicembre prossimo, per valutare l’adozione della decisione più adatta ai nostri scopi, quelli di non violare il Patto di stabilità interno e di destinare risorse alla realizzazione di opere pubbliche e non come si sta continuando ad affermare, sbagliando ” precisano Di Bari e Zaccaria ” al pagamento del debito-Monteco. Intanto, destineremo ad opere pubbliche l’introito derivante dalla vendita dell’immobile del Lazzaretto aggiudicata oggi“.