Il Tar di Lecce, prima sezione (presidente Aldo Ravalli, consigliere, Luigi Viola, referendario-relatore, Carlo Dibello), ha emesso un’ordinanza con la quale accoglie il ricorso presentato dalla società proprietaria dello stabilimento balneare di Torre Canne, “Lido Verde snc”, per l’annullamento, previa sospensione, dell’ordinanza del Comune dello scorso 5 maggio con cui il dirigente del settore Territorio e Ambiente ha ingiunto alla società ricorrente “di rimuovere entro la data del 31 maggio 2008 il cancello posto all’ingresso e quello posto lungo il viale di accesso dello stabilimento medesimo ” si legge nell’ordinanza ” (…). Vista la domanda di sospensione della esecuzione del provvedimento impugnato (…) sospende l’efficacia“, perಠcon l’obbligo, così come sostenuto in subordine dal capo dell’Avvocatura comunale, (il Comune si era costituito in giudizio) di tenere aperti i cancelli “ritenuto che l’equo contemperamento tra le ragioni della proprietà privata e la libera e incondizionata fruizione del demanio marittimo puಠessere assicurato garantendo il mantenimento dei cancelli posti a protezione della proprietà della società ricorrente a condizione che permangano del tutto aperti in ogni ora, senza controlli dissuasivi e con apposizione di cartello indicativo di libero accesso“; l’ordinanza riprende le argomentazioni poste a base del decreto del presidente del Tar, dello scorso 30 maggio, “che si riferisce ” si legge nell’ordinanza ” alla garanzia del libero accesso all’uso del demanio marittimo in favore della collettività “.