Gli zoo come i circhi non sono altro che delle prigioni per gli animali, costretti a vivere lontano dal paesaggio e dal clima della loro terra, – si legge nel comunicato diramato dal movimento animalista- intrappolati per l’interesse economico di alcune persone, umiliati da una prigionia noiosa e avvilente o peggio ancora costretti a subire maltrattamenti per eseguire degli stupidi esercizi. Essi vivono una vita tutto fuorchè naturale, basterebbe fare l’esempio degli orsi polari o dei pinguini, animali abituati a vivere in un clima rigido e che invece si ritrovano a dover affrontare le alte temperature della Puglia. Lo stress è talmente forte che alcuni si lasciano morire d’inedia, come avvenuto in molti giardini zoologici nel mondo, per non parlare dei numerosissimi casi di maltrattamento documentati, relativi agli spettacoli circensi. I metodi per la cattura sono cruenti e incentivano il bracconaggio, in alcuni casi prevedono anche l’uccisione di quegli individui che tentano di difendere i propri cuccioli o gli altri componenti del branco. La reclusione dura per giorni, senza cibo nè acqua, in attesa di un viaggio estenuante. Una volta giunti a destinazione essi conosceranno solo la cattività , una condanna che l’uomo gli infligge solo per il suo profitto. Lo zoo come il circo, non sono nè divertenti nè educativi, bensì rappresentano soltanto una della tante forme si sfruttamento a cui l’uomo sottopone gli animali, invitiamo chiunque abbia un minino di cuore e intelligenza a non incentivare questo tipo di pratiche.”