21 persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza di Brindisi al termine di una complessa indagine che ha portato alla scoperta di una maxi truffa di cellulari che ha consentito di constatare che l’organizzazione ha effettuato un giro di fatture false per oltre 1 miliardo di euro con 250 milioni di euro di IVA evasa. Con il sistema di false fatturazioni da parte di decine di società dalla vita brevissima che poi non versavano l’IVA l’organizzazione commercializzava telefonini cellulari. I maggiori indagati si sono resi irreperibili; stavano tra l’altro trattando per l’acquisizione della telefonia mobile in Marocco e Liberia. Fra gli arrestati anche un funzionario di banca di un istituto fasanese, che cercava di occultare i proventi degli illeciti. L’attività delle fiamme gialle ha portato anche al sequestro di oltre tre miliardi di euro tra beni mobili immobili, tra cui un capannone, terreni agricoli, denaro contante, quote sociali e autovetture.