Per l’olivicoltura uno dei problemi più pressanti è rappresentato dai costi di raccolta che finiscono per incidere pesantemente anche sul prezzo finale dell’olio extravergine di oliva . In questa ottica la Confederazione Italiana dell’Agricoltura di Puglia si è fatta promotrice della divulgazione di un modello innovativo di coltivazione e di raccolta meccanica in oliveti superintensivi che permette di abbattere sensibilmente i tempi di raccolta ed i costi di produzione. Il modello, che andrebbe a integrare le tradizionali metodologie di coltura olivicola pugliese, è stato oggetto di una giornata dimostrativa presso la Cooperativa “Progresso Agricolo” di Fasano, organizzata dalla Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari in collaborazione con Kverneland Group Italia. Al termine del seminario si è svolta una dimostrazione su un campo dell’Azienda agricola “Masseria Ciccolucci” di Pozzo Faceto con la macchina per la raccolta delle olive “Gregoire G167″ realizzata da Kverneland Group Italia. L’immagine delle donne chine sotto le grandi chiome argentee intente a raccogliere le olive con l’immancabile panaridd potrebbe diventare presto un lontano ricordo.