Sono intervenuti i carabinieri di Fasano proprio nel giorno di Ferragosto per sequestrare l’area sulla quale doveva sorgere uno stabilimento balneare. La zona in questione si trova a ridosso della zona archeologica di Egnazia, dunque in luogo protetto e il progetto, sebbene approvato dal Comune di Fasano, si stava realizzando con alcune difformità rispetto a quanto autorizzato. Ai responsabili della società “Penna Grossa”, titolari della struttura i carabinieri hanno notificato il provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari. Si ipotizza il reato di costruzione edilizia in area sottoposta a vincolo paesaggistico ed archeologico. Anche la soprintendenza aveva espresso parere favorevole al progetto originario che prevedeva il restauro e il recupero di alcuni trulli,ma in fase ei esecuzione sarebbero state realizzate opere edilizie aggiuntive non autorizzate. L’area interessata dal provvedimento di estende su 45.000 mq. L’operazione stata condotta dai carabinieri della compagnia di Fasano insieme ai colleghi del nucleo tutela del patrimonio culturale di Bari.