Il Consiglio di Amministrazione dell’INPS nei giorni scorsi ha, finalmente, espresso parere favorevole in merito al progetto di ristrutturazione dei debiti pregressi accumulati dalle aziende agricole nei propri confronti. Sulla questione interviene il presidente provinciale della C.I.A. di Brindisi Luigi D’Amico. “Auspichiamo, adesso, una accelerazione nel completamento dell’operazione, con l’acquisto da parte del gruppo di banche che aveva avanzato l’offerta e passare quindi alla fase di adesione definitiva alla ristrutturazione del debito da parte degli agricoltori ” spiega D’Amico -. Sollecitiamo pertanto i produttori agricoli che hanno debiti previdenziali sia come aziende assuntrici e sia per i contributi di lavoro autonomo a presentare la domanda di pre-adesione ed evitare di rimanere fuori da questa, che riteniamo l’ultima possibilità di risanamento di tutti i debiti pregressi”. Sono numerosissime, infatti, le aziende agricole del Brindisino debitrici nei confronti dell’I.N.P.S. di somme rivenienti dai contributi agricoli autonomi e da quelli relativi alle assunzioni di operai. Le strutture della Confederazione Italiana Agricoltori oltre ad assistere gli associati e tutti quelli che hanno necessità di aiuto nella compilazione della domanda di pre-adesione consigliano di effettuare una attenta verifica dei debiti iscritti a ruolo, perchè nella maggior parte dei casi sono costituiti anche da importi non dovuti in quanto oggetto di richiesta di vecchi condoni, o di sgravi per calamità atmosferiche, o versamenti ricalcolati e quindi non riconosciuti dal sistema. “Oltre a ciಠla C.I.A. ” continua il presidente provinciale – chiede al governo di attivare tutte le procedure possibili per trovare una soluzione ai debiti previdenziali riferiti all’anno 2005, in quanto non rientranti nel progetto di ristrutturazione, e soprattutto accelerare la costituzione del tavolo tecnico per la riforma della previdenza nel settore agricolo. Ad oggi in tale comparto assistiamo ad una grossa confusione tra previdenza ed assistenza, con conseguente creazione di grossi debiti e chiusure in rosso dei bilanci dell’I.N.P.S. per questo specifico settore”. Tra l’altro è in vigore l’obbligo del “Documento di Regolarità Contributiva” (D.U.R.C.) per cui per tutte le aziende agricole che chiedono un qualsiasi contributo (ivi compreso i premi per la domanda unica ” le cosiddette integrazioni) devono essere in regola con i versamenti I.N.P.S. a partire dal 1° gennaio 2006. “Sollecitiamo quindi il governo e tutte le Istituzioni ed Enti preposti ” conclude Luigi D’Amico – ad attivarsi per mettere nelle condizioni le aziende, che pur tra grossissime difficoltà economiche, vogliono chiudere una volta per tutte questa partita dei debiti pregressi e verificare tutte le strade possibili per contenere il costo della previdenza a carico delle aziende agricole”.