Dopo il successo riscontrato nella stagione 2004 con “Lo Spaventapasseri”, film breve vincitore di 16 premi nazionali e selezionato da Corto 5 per Canale 5, Cesare Fragnelli regista trentenne di Locorotondo parte con la regia di un nuovo film breve mettendo su, per l’occasione, un cast artistico di notevole spessore confermato dalla presenza di un attore come Alessandro Haber ad oggi presente nelle sale italiane con “La Sconosciuta” di Tornatore e “Le rose del deserto” di Monicelli. Guglielmo Nigri, produttore della CinemaSud, torna a scommettere sull’inchiesta sociale, confermandosi nella storia della cinematografia moderna uno dei giovani più capaci e audaci nel mettere insieme un set cinematografico. Lo scenario è quello di una Puglia aspra eppure fertile. La raccolta dei succosi e succulenti pomodori San Marzano richiede manodopera ed è secondario se sia procacciata con mezzi da occupazione coloniale, sfruttando le miserie di extracomunitari senza nome e senza storia. L’ “oro rosso” non ha prezzo per il balordo Giovanni (Alessandro Haber), rozzo schiavista pugliese senza scrupoli nè per il suo caporale Michele (Michele Sinisi). Ma il prezzo più alto lo pagherà Erika (Antonella Bavaro), giovane rumena al soldo del primo compratore, illusa e subito disillusa al suo giungere in Italia, dove non trova ” lamèrica” ma l’inferno. Una storia che è denuncia di un sistema becero e spietato. Infatti dichiara Fragnelli: “Il mio film mette fuori la vergogna, lo schifo. Si parla di sfruttati. Rumeni, Bulgari, Polacchi e Africani. Un mondo senza legge che, vivo e rigoglioso, si espande nel cuore della Puglia. Un mondo che con i pomodori ha fatto i soldi, massacrando di botte i braccianti stranieri che protestano, alloggiandoli in tuguri pericolanti, senz’acqua nè luce nè igiene. Padroni disposti a tutto per proteggere i propri affari e che alla fine hanno anche il coraggio di mettersi in coda per incassare le sovvenzioni di Bruxelles a sostegno dell’agricoltura”. Una nuova trama per il regista Fragnelli, autore della sceneggiatura insieme ad Alessandra Recchia, che si confronta ancora una volta con le storture di una società malata, che conosce il suo male eppure si tura il naso.

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