Venerdì 17 marzo, ore 18, Sala di rappresentanza del Palazzo municipale. Tra gli interventi, Marco Dinapoli, procuratore capo della Repubblica di Brindisi.
“I tragediatori: la fine dell’Antimafia e il crollo dei suoi miti” è il libro di Francesco Forgione (per i tipi di Rubettino Editore) che sarà presentato venerdì 17 marzo alle ore 18 nella Sala di rappresentanza del Palazzo municipale, a Fasano.
Organizzato dal Comune, l’incontro pubblico vedrà gli interventi, coordinati dal giornalista Mario Valentino, dello stesso Forgione (già presidente della commissione parlamentare Antimafia), di Nicola Latorre (senatore della Repubblica), di Marco Dinapoli (procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi), di Walter Lomagno (vicequestore aggiunto del commissariato di Polizia di Monopoli) ed il saluto di Francesco Zaccaria (sindaco di Fasano).
L’autore, giornalista siciliano, nel 2016 ha coordinato il laboratorio “Le mafie negate, le mafie svelate” all’università “La Sapienza” di Roma ed ha insegnato “Sociologia delle organizzazioni criminali” all’Università dell’Aquila.
Il libro è una dura narrazione cronachistica di quei “professionisti dell’Antimafia”, come Leonardo Sciascia li aveva definiti ed etichettati in un famoso articolo polemico dell’87 apparso sul “Corriere della sera”, oggi tutti inquisiti con diversi capi d’imputazione. Giornalisti, magistrati, imprenditori, associazioni, preti che dagli anni Ottanta si erano fatti paladini della lotta alla mafia ma che proprio Sciascia allora aveva duramente denunciato culturalmente come “i professionisti dell’Antimafia”, poiché li considerava soltanto “attori” di una recita contro la mafia finalizzata ad avere maggiore visibilità personale e professionale per fare carriera nei loro ambiti lavorativi. Oggi, racconta Forgione nel libro che sarà presentato venerdì a Fasano, Sciascia aveva ragione allora e snocciola le storie di quei miti, di quei personaggi definiti “eroi” contro la mafia che oggi, a vario titolo, sono in “caduta libera”.